Terremoto e Neve. Salvini: “Italiani al gelo, migranti in hotel”!

Ci si mettono proprio tutte contro questa ‘povera Italietta’ scombinata e terremotata, senza nè capo nè coda, massacrata dall’euro e presa per il collo dal debito pubblico, disoccupata, violentata, derubata e impoverita dalla mala-politica e adesso messa in ginocchio anche dalla natura che non le dà più tregua. Terremoto, neve, alluvioni, frane e slavine: un disastro! La gente del Centro Italia, impaurita dalle terribili scosse di un terremoto senza fine, con le città coperte di neve e con temperature rigidissime è scesa in strada in preda al panico.
II Centro Italia è in ginocchio! Da tre giorni nevica senza sosta, decine di migliaia di persone sono rimaste senza acqua e senza elettricità, bloccate in casa o peggio ancora nelle tendopoli. L’Abruzzo è sicuramente la Regione più colpita, ma l’emergenza neve preoccupa soprattutto i terremotati che vivono nelle tende della Protezione civile. “Che qualcuno si occupi dei diritti dei migranti da mattina a sera e si dimentichi degli italiani sotto la neve – ha commentato Matteo Salvini – mi sembra francamente incredibile. Quello che arriva dal cielo non sempre è prevedibile, ma che ci siano ritardi a livello locale, a livello di Prefetture e a livello di governo mi sembra assolutamente evidente.”. Proprio nella giornata di oggi Matteo Salvini si recherà in alcune zone terremotate. Primo appuntamento a Pescare alle 9:30 in piazza Unione, alle ore 12 a Teramo al Parco della Scienza e infine a l’Aquila alle ore 15. E sul web rimbalza su tutti i social il commento del segretario legista: “Che qualcuno si occupi dei diritti dei migranti da mattina a sera e si dimentichi degli italiani sotto la neve e colpiti dal terremoto mi sembra incredibile. P.s. Attenzione, se la pensate come me, potrebbero chiamarvi ‘sciacalli’… Roba da matti! Orgoglioso di dire: #primagliitaliani”.
L’ITALIA STA CROLLANDO. Crollano scandalosamente – per colpa dell’incoscienza e dell’inettitudine di una classe dirigente figlia degli squali della politica – persino, gli edifici di recente costruzione. Crollano le richieste di lavoro. Crolla lo stato sociale. Crolla l’economia. Crollano, pure, quelle poche certezze che un tempo avevamo: casa, lavoro, salute, famiglia, risparmio. Ma non crollano i responsabili dello sfascio. La gente sedotta e abbandonata dai parolai di turno, ingannata dai demolitori della democrazia, dovrebbe prenderne seriamente coscienza e crearsi una propria scala Richter in grado di creare un ’terremoto-politico’ di magnitudo tale da demolire tutti gli obbrobri della mala-politica.

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