Tagliare lo stipendio dei politici, questa è la vera riforma!

di Giacomo-TO. Gentilissimi Onorevoli, “Carissimi” Deputati e Senatori della Repubblica Italiana,
nel Belpaese gli sprechi di pubblico denaro, sono un fenomeno ormai datato.
Io appartengo a quella schiera di cittadini che per vivere debbono lavorare. Non vivo di politica ma vivo del mio lavoro, un lavoro che non mi permette certo di guadagnare quello che guadagna un parlamentare.
In Italia si sono succeduti Governi di ogni colore, ma io constato:
1) Le pensioni di milioni di italiani sono sempre state non adeguate al costo della vita.
2) Le retribuzioni della maggioranza dei plebei, ai quali io mi onoro di appartenere, sono ferme al 1982.
Chi da sempre siede in Parlamento, non potrà mai comprendere cosa significhi tirare la cinghia.
Con il massimo rispetto, io non credo più a nessun partito, in quanto tutti i partiti fanno parte della Partitocrazia. In Svizzera un parlamentare guadagna 60.000 euro all’anno, perchè non proporre lo stesso in Italia?

Voi, Gentilissimi Onorevoli, “Carissimi” Deputati e Senatori della Repubblica Italiana, cosa ne pensate?

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2 Responses

  1. Attilio ha detto:

    Facciamo quello che è possibile. Adesso è possibile tagliarne il numero. In passato abbiamo tagliato i politici delle province e sono stati rimpiazzati dai sindaci con elezioni fatte da loro. Abbiamo perso in democrazia? Non credo. Importante è dare segnali: il parlamento costa due miliardi l’anno. Una cifra spropositata. In Spagna costa un decimo

  2. Sandokan ha detto:

    Da quell’orecchio NON CI SENTONO

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