Svezia, concerto per sole donne per ‘evitare gli stupri’.

di Salvatore Santoru. In Svezia ci sarà un concerto riservato a sole donne e di conseguenza vietato a tutti gli uomini e tale concerto si terrà nella capitale Stoccolma. Come riportato da “la Stampa” e dal “Giornale”, l’idea di un concerto “man free” è nata dall’attrice Emma Knyckare, la quale ha sostenuto che ciò è un’appello alla ‘sorellanza’ e che ci sarà la necessità di questi concerti “man free” sino a quando tutti gli uomini non saranno stati ‘educati’. L’attrice svedese ha anche sostenuto che
l’idea del concerto è stata una reazione alle tante aggressioni e stupri che sono avvenuti durante i festival estivi. Come riportato sempre dallo stesso articolo de “la Stampa”, l’emergenza stupri ha portato alla cancellazione del festival ‘Bravalla’, il festival più popolare della Svezia. La decisione della sospensione del popolare festival è nata dopo la scoperta di ben 23 casi di violenza sessuale e di quattro casi di stupro avvenuti nei cinque giorni del festival musicale. Su ciò c’è anche da dire che il Bravalla era già stato interessato da un’escalation di stupri e così era stato anche per altri festival musicali di rilevante importanza del paese nordeuropeo. La proposta del concerto “man free” è stata accolta in modo assai critico da una parte consistente dell’opinione pubblica svedese e internazionale. L’aspetto critico che è stato maggiormente contestato è il fatto che venga organizzato un concerto riservato a sole donne con la motivazione che, per ridurre l’emergenza stupri, sia necessario bandire dai concerti e demonizzare tutti gli individui di sesso maschile. Su ciò, c’è da dire che indubbiamente tale idea rispecchia bene l’andazzo che ormai il politicamente corretto sta avendo in Svezia e in altri paesi occidentali. Il fatto è che si è arrivati al paradosso che, nel nome di tale “politically correct”, si arrivi a discriminare un’intera categoria di persone a causa di stupri commessi da una minoranza di uomini violenti.Tra l’altro, è necessario aggiungere che la maggior parte dei colpevoli di tali episodi erano immigrati provenienti da paesi poco rispettosi delle donne e se è giustamente sbagliato risolvere ciò con del gratuito razzismo lo è anche colpevolizzando tutti gli individui di sesso maschile per il solo fatto di essere nati maschi.

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