Super Green pass, l’app ‘VerificaC19’ accende il semaforo: verde o rosso?

Con il Super green pass l’app VerificaC19 è stata aggiornata. Il certificato verde si sdoppia: oltre a quello ‘base’, che si ottiene anche con un tampone, entra in campo anche quello ‘rafforzato’, il cosiddetto SuperGreenPass, rilasciato solo alle persone vaccinate o guarite.

Chi possiede già un Green pass valido per vaccinazione o guarigione non deve scaricare una nuova Certificazione perché sarà l’app Verifica C19 a riconoscerne la validità (ridotta dagli attuali 12 a 9 mesi).

La app del ministero della Salute per il controllo dei certificati verdi permette ora di selezionare il tipo di verifica che si vuole effettuare, se ‘base’ o ‘rafforzata’. Verifica C19 quindi, come già avveniva in precedenza, accende o meno il semaforo verde.  Quindi cambia il momento della verifica del Qr Code: l’App dovrà leggere anche se la certificazione è stata ottenuta tramite vaccino, certificato di guarigione o tampone. Nei luoghi dove è previsto l’accesso solo con il super green pass, l’app segnalerà ed escluderà i green pass “base”, ottenuti con il tampone.

Il super Green Pass si scarica come abbiamo fatto finora: al termine della seconda dose (o della terza, per chi ha già completato il ciclo vaccinale) o quando il medico ci consegna il certificato di avvenuta guarigione, arriva un Sms con il codice authcode per scaricare la certificazione dal sito dgc.gov.it o dall’app Immuni. In alternativa il pass si trova direttamente nell’app IO (anche se capiterà che qualcuno non riceva il codice).

Sul sito dgc.gov.it è stata resa disponibile una sezione per recuperare il codice in autonomia.  Bisogna indicare il codice fiscale, le ultime 8 cifre della tessera sanitaria, la modalità con la quale si ha diritto al Green Pass (vaccinazione, tampone, guarigione) e la data. Così tutti coloro che non hanno l’app IO, Immuni o il Fascicolo sanitario elettronico potranno scaricare il loro pass!

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10 Responses

  1. Anonimo ha detto:

    Il colonnello dei carabinieri Salvo Gagliano si è spento pochi giorni fa. Nei media di regime, non trovate nessuna menzione del fatto che il colonnello aveva fatto il siero sperimentale pochi giorni prima. Le persone vicine a lui raccontano che Gagliano non aveva alcuna intenzione di sottoporsi all’inoculazione. Sapeva dei pericoli che il siero sperimentale implicava e ha resistito fino alla fine. Le pressioni su di lui si sono sempre fatte più forti fino a quando il comando gli ha ordinato di sottoporsi al siero per poter dare una sorta di “esempio” agli altri carabinieri. Sono sempre più numerosi infatti i carabinieri, dagli ufficiali ai carabinieri semplici, che non si sono voluti fare il siero. Al Ministero dell’Interno e al Ministero della Difesa sanno perfettamente che il numero dei non vaccinati tra gli uomini in divisa, e anche tra i civili stessi, è di molto superiore a quello dichiarato dal regime.

    Il regime ha falsificato clamorosamente i numeri gonfiando a dismisura la percentuale di chi ha ricevuto il siero. Il problema grosso che hanno in questo momento è dentro le forze armate e le forze dell’ordine perché sanno che i non vaccinati sono troppi e il loro ostruzionismo può far fallire i piani del regime di Mario Draghi. Senza il controllo radicale dei corpi armati nessuna dittatura può stare in piedi.

    Questa è la ragione per la quale hanno stabilito l’obbligo di inocularsi un siero sperimentale per gli uomini in divisa. Questa è la ragione per la quale hanno fatto fortissime pressioni contro il colonnello Gagliano per costringerlo a farsi il siero. Loro credevano con l’obbligo di piegare la resistenza dei carabinieri e dei poliziotti che si sono rifiutati di essere usati come cavie. La morte del colonnello Gagliano e il ricatto contro i poliziotti e i carabinieri non allineati al regime probabilmente non farà altro che aumentare la resistenza e la determinazione di questi uomini. Il regime di Draghi si sta mettendo in guai seri.
    https://www.google.com/amp/s/amp.cataniatoday.it/cronaca/covid-morto-colonnello-carabinieri-salvo-gagliano-9-dicembre-2021.html
    CataniaToday
    Covid, morto il colonnello Salvo Gagliano: aveva 57 anni
    L’ufficiale, 57 anni, al comando interregionale Culqualber di Messina era ricoverato a Modena. Si e’ spento oggi, perdendo la sua battaglia contro il virus. Originario di Grammichele, si era distinto sin da giovanissimo per le sue doti professionali e umane

  2. Bea'80 ha detto:

    Ma siamo così sicuri che tornando al voto i neo-eletti siano in grado di risolvere i nostri problemi?
    Le elezioni, a questo punto, servono solo a rinnovare o a dare il cambio a chi fino ad oggi era nella grande mangiatoia: tutti uguali i politici, una volta al potere pensano solo alla loro pancia!

  3. Ele F. ha detto:

    In Portogallo si vive meglio? E’ la classica mania esterofila di noi italiani che invidiamo l’erba del vicino pensando che si più verde della nostra. …non è un caso se la stragrande maggioranza degli italiani sputa nel piatto in cui mangia, ma poi rimane qui, in Italia, altro che Portogallo!?

  4. Rosaria ha detto:

    Un mio amico, recentemente trasferitosi in Portogalli, ex maresciallo dei carabinieri, mi ha raccontato questa storia che se non me l’avesse detta lui, francamente ha dell’incredibile.
    Siamo in un capoluogo di provincia della Liguria, un non italiano parcheggi la sua auto in un parcheggio per disabili e se ne va al bar. Sopraggiungono due vigili che fanno la multa e mettono il relativo foglietto sotto il tergicristallo. Nel frattempo, sopraggiunge il non italiano: insulta i due e non contento li aggredisce.
    In un Paese normale, sarebbero stati arrestati e condannati.
    Ma non funzionò così: l’avvocato del non italiano sostenne che i vigili avevano usato frasi razziste nei suoi confronti ergo la colpa era loro, e dovevano scusarsi col non italiano. A questo punto, mi disse l’ex maresciallo, nella cui caserma era stato portato il nostro eroe: mi resi conto che non aveva più senso continuare stare in servizio, essendo prossimo alla pensione decisi di approfittare ed andarmene. Di storie simili ne circolano ad iosa. L’Italia ormai non è da tempo patria del diritto, ma direi di un rovescio che non è certo favorevole a chi ha la sfortuna di essere cristiano ed italiano, la strada del Portogallo è da seguire.

  5. Albert ha detto:

    Qualcosa non mi torna.
    Italia, Siamo alla fine del 2021.
    La maggioranza della popolazione è vaccinata.
    I vaccini funzionano.
    Stando alle premesse il Covid dovrebbe essere sconfitto; pare invece che non sia così.
    Domanda: ma allora cosa sono servite tutte le imposizioni a colpi di DPCM e decreti legge, secondo alcuni giuristi, incostituzionali?
    Non sarebbe ora per questo governo che lasciasse la parola agli elettori? Di questo passo i danni aumentano e li pagano i più deboli.

  6. Virna-Bellinzona ha detto:

    Sentiamo in continuo statistiche che confermano che la maggioranza degli italiani è per il Green Pass e per l’obbligo vaccinale.
    A vedere le piazze ogni sabato, e ascoltando l’informazione non allineata, la situazione è leggermente diversa.
    Molti appartenenti alle Forze dell’Ordine, Carabinieri, Esercito,…, non sono vaccinati, né intendono farlo. Lo stesso dicasi per molti lavoratori dello Stato e di enti comunali, regionali, provinciali.
    Parecchi scienziati hanno posizioni diverse su vaccini, tamponi, green pass.
    Nel Paese c’è fermento che vediamo ogni sabato.
    Il voler imporre una linea, il non accettare l’esistenza di un dissenso è indice di non rispettare la Democrazia, dove ognuno ha diritto di pensarla come crede.
    Continuare a dire “chi non si vaccina, favorisce il contagio” è antiscientifico e direi demenziale. Nessuno può imporre ad una persona un trattamento sanitario, a dirlo è la Costituzione.
    Si parla pochissimo dei favolosi, direi astronomici guadagni delle case farmaceutiche produttrici dei vaccini. Se vivere, significa essere vaccinati PERIODICAMENTE per questo o quel virus, saremmo degli schiavi di virologi & C.
    La democrazia sparisce ed avremmo un governo sanitario, dove scienziati e medici, regolerebbero ogni aspetto della nostra vita: NO GRAZIE, questo sistema dittatoriale, ve lo tenete voi. Io ed altri della mia specie vogliamo vivere LIBERI e non dipendere dagli ordini di scienziati al soldo delle case farmaceutiche.
    ==================================================================

  7. Il Maresciallo ha detto:

    Covid, ancora Covid, sempre Covid. A CartaBianca di Bianca Berlinguer in onda su Rai 3, nella puntata di martedì 7 dicembre, si parla di pandemia sin dall’apertura. E a fare il punto è Andrea Crisanti, microbiologo all’università di Padova, il quale tratteggia uno scenario a tinte fosche: “Dal quarto mese in poi la protezione contro l’infezione diminuisce. La terza dose ripristina la protezione al 95 per cento. Ma la trasmissione del virus tra persone non vaccinate è al livello della varicella. I vaccini sono un’arma importantissima, ma da soli non bastano. Non c’è una scorciatoia”, taglia corto.Insomma, Crisanti spiega come la trasmissibilità del coronavirus sia altissima, circostanza che potrebbe determinare pessime conseguenze. Dunque, critica il green pass sui mezzi pubblici, poiché impossibile da controllare, e aggiunge: “La mascherina FFP2 sui mezzi pubblici risolverebbe moltissimi problemi”.A fargli da controcanto, ecco Maddalena Loy, giornalista che ha collaborato con Foglio, L’Unità e Rai: “Questo mese ci sono state 134.000 persone vaccinate che si sono contagiate. Non possiamo dire che riduce il contagio. O lo azzera o c’è. Se io entro in una stanza dove ci sono tutti vaccinati è molto probabile che ci sia un contagio. Il green pass è una misura politica, si tolgono diritti ai cittadini sulla base di dati sanitari che non sono corretti. Vorremmo che si seguisse un protocollo comune. Si chiudono istituti con pochi positivi, ci sono 240.000 ragazzi in didattica a distanza. Ma se si chiude la scuola, si chiude il Paese”, ha tuonato Maddalena Loy

  8. Amelia ha detto:

    Mi sfugge qualcosa: se come si scrive sui giornali e si predica dalla quasi totalità delle TV, la maggioranza dei Cittadini è vaccinata, perché a distanza di due anni il Covid continua a mordere? Prima dose, seconda dose, terza dose?
    Qualcosa non quadra. Qualcosa sfugge. Qualcosa non convince.
    Alcuni dati però sono certi:
    1) Una emergenza non può durare due anni, siamo da 2 anni in emergenza.
    2) Segui i soldi, segui sempre i soldi; chi ha guadagnato e tuttora guadagna da quest’emergenza infinita? La risposta è chiara.
    3) In nome di un’emergenza (in Italia, stranamente non esiste come in altri Paesi un T.U. sulle emergenze) si calpestano molte libertà costituzionali, comandando a colpi di DPCM e Decreti Legge.
    Allora ogni volta che ci fosse un’emergenza vera o presunta, dovremmo abituarci a vederci togliere le nostre Libertà?
    In un vero stato di diritto e democratico, emergenza non significa TOGLIERE le libertà, perché se così fosse non avrebbe alcun senso continuare a parlare di Costituzione.

  9. Giuacinto-Pallanza ha detto:

    E a poco a poco inizia ad emergere l’atroce verità sulle morti anomale dello scorso anno quando iniziò l’operazione terroristica del coronavirus. Non vittime di un virus influenzale, ma vittime di una strage programmata. A Brescia è imputato per omicidio Carlo Mosca, il medico accusato di aver ordinato di uccidere dei pazienti COVID attraverso la somministrazione di farmaci letali. Lo stesso tipo di inchiesta dovrebbe essere condotta a Bergamo, quando nel mese di marzo assistemmo ad una mattanza senza precedenti nella storia medica dell’Italia e probabilmente del mondo intero. Morivano migliaia di persone allo stesso momento e nessuno riusciva a darsi una spiegazione logica. Successivamente iniziarono a emergere le testimonianze di quegli infermieri e medici che dichiararono che a Bergamo fu eseguito un genocidio di massa.

    Quei pazienti non morivano per il COVID ma morivano per via di letali farmaci che venivano criminalmente somministrati ai pazienti. A Bergamo fu compiuto un massacro per dare vita ad una operazione terroristica pensata con l’esplicito scopo di seminare paura e terrore nel Paese intero. Il regime di Conte all’epoca agì per nascondere la verità dando raccomandazioni di non eseguire nemmeno le autopsie per comprendere cosa aveva ucciso i pazienti. Veniva dato ordine in pratica di cancellare le prove dei crimini e molti corpi furono cremati senza avere nemmeno l’assenso dei parenti delle vittime. Fu poi eseguita una macabra messinscena attraverso una passerella di camion militari per terrorizzare ancora di più l’Italia. Bergamo è stato l’inizio del colpo di Stato di Conte proseguito poi da Mario Draghi.

    L’inchiesta della procura di Bergamo è solo una farsa oscena che non sta indagando minimamente sui crimini che si sono consumati negli ospedali della città. L’inchiesta della procura di Bergamo non indaga sul perché non si siano fatte le autopsie e su quali farmaci siano stati somministrati ai pazienti. L’inchiesta di Bergamo sostiene la falsa tesi che quella strage sia stata provocata per le mancate zone rosse quando tutti sanno che in virologia non è mai esistito, e non esiste tuttora, un virus che uccide in un posto ed è innocuo in un altro. Quando l’Italia uscirà dal giogo di questo regime criminale, non potrà che ripartire da dove tutta questa operazione terroristica è iniziata. Non potrà che ripartire da Bergamo. Per ricostruire il Paese, occorrerà rendere giustizia vera alle vittime della strage di Bergamo.
    https://www.google.com/amp/s/www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/carlo-mosca-pazienti-covid-farmaci-letali-1.7100978/amp
    Il Giorno

  10. Guglielmo ha detto:

    In questa ubriacutura vaccinale, passano in secondo piano certe notizie: in pochi giorni due donne violentate. Una di queste è stata violentata sui treni della Trenord, tratto Milano Varese. Nelle stazioni, sui treni manca una presenza costante e capillare della Polizia Ferroviaria. Questo non certo per colpa della Polizia, ma per gravi colpe dell’attuale e dei passati governi.
    Mancano risorse umane e di mezzi, ed il territorio non è sufficientemente presidiato. Troppe risorse a scortare politici. Troppe risorse destinate a controllare green pass. Poche, poche, poche risorse a controllare il territorio, ormai nelle grandi Città irregolari, delinquenti e similari, sfacciatamente fanno quello che vogliono.
    E’ normale che biciclette scorrazzino sui marciapiedi e se parli, sono legnate se non coltellate.
    Il COVID che benedizione per politici e nulla facenti, in nome del COVID i restanti problemi sono scomparsi: Miracolo.
    Lo Stato sta perdendo sempre più la faccia e la credibilità: il degrado crescente delle nostre città, l’aumento esponenziale dei crimini, la impunità diffusa ne sono certificazione.
    E’ vergognoso arrestare dopo 10 anni il Presidente della Sampdoria per un fallimento, quando per reati di sangue, il colpevoli restano a piede libero.

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