Statali sempre più vecchi, l’età media è di 50 anni!

Impiegati pubblici alla canna del gas! Non solo il blocco del contratto, con le buste paga dimezzate dalla conversione dalla lira all’euro (chi prima godeva di uno stipendio pari a 2milioni delle vecchie lire, oggi ne percepisce uno di appena mille euro al mese!) e il potere d’acquisto ulteriormente ‘impoverito’ dal caro vita che continua a crescere, ma la categoria, tenuta inchiodata alla scrivania fino a 70anni dalla ‘legge-fornero’, è ostaggio di un altro blocco, quello del turn-over!
Per cui, non essendoci più nuove assunzioni, i travet dello Stato sono sempre più vecchi, con un’età media superiore ai 50anni, mentre i giovani restano fuori dai pubblici uffici a fare i disoccupati! La conferma dell’invecchiamento del personale della P.A., arriva dalla Ragioneria generale dello Stato. “Alla fine del 2015 l’età media del pubblico impiego ha raggiunto la soglia dei 50 anni”, scrive la Rgs aggiornando il conto annuale. “Nel periodo 2001-2015 l’età media riferita al totale del personale – spiega – è cresciuta di sei anni e quattro mesi”, anche se con “differenze notevoli fra i vari comparti”. “ll totale della forza lavoro impiegata nelle amministrazioni pubbliche nel 2015 è in calo rispetto al precedente anno”. Così la Ragioneria generale dello Stato, aggiornando il conto annuale. “L’ingresso dei nuovi enti nella rilevazione avvenuto nel 2011 e nel 2014 maschera il trend effettivo del totale del personale pubblico. Al netto dei nuovi ingressi si osserverebbe una riduzione ininterrotta che prosegue dal 2008”, spiega. Insomma, l’età media dei dipendenti pubblici continua a salire, spinta dal blocco del turn-over e dall’inasprimento dei requisiti per andare in pensione. Va da sè che con 3,5milioni di lavoratori sottopagati, demotivati e costretti a lavorare fino a 70anni con padella, pappagallo e badante al seguito, è evidente che parlare di ammodernamento, efficacia ed efficienza della P.A. è solo una presa per i fondelli: non si fanno le nozze coi fichi secchi!

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