Statali e busta paga: chi è causa del suo mal, pianga se stesso!

di Confintesa FP – Ministero Interno. E’ tempo di elezioni, tutti i partiti o quasi, presentano i loro programmi, i pubblici dipendenti sembrano invisibili, sono assenti dai programmi, la sola pronuncia lavoratori pubblici rende il partito, di turno, meno affascinante. Sembra che la struttura dello Stato sia senza personale, tutti vogliono uno STATO efficiente, pronto, agile ma con chi? Con quali mezzi? con quali professionalità?
Ora gli argomenti più attizzanti sono le pensioni e i pensionati!!! Argomenti sacrosanti che meritano attenzione e non schizofrenici interventi, che non consentono la giusta programmazione della vita. Si fa la gara a promettere pensioni minime di importi variabili ma di circa mille euro e non si può che condividere.
Ma esiste chi si chiede cosa porta a casa un impiegato pubblico? Noi ci chiediamo se sia giusto assicurare la funzionalità del sistema, disprezzati un po’ da ogni parte e portando a casa a fine mese cifre che si scostano di poco da quegli importi? Tutti puntano il dito sul pubblico dipendente, ma ci sarà qualcuno, prima o poi, a chiedersi se ha i mezzi per una vita dignitosa? Si è rinnovato un contratto fuori tempo massimo e con quali importi? Con quali tutele?
Negli anni il costo della vita, certificato dall’ISTAT è aumentato dell’11% circa e il ristoro in busta paga è di poco più del 3%, sarà il caso di riflettere? Sarà il caso di affermare che chi ha sottoscritto un simile contratto, con regole, che di democratico hanno ben poco, in quanto costringe i dissidenti a sottoscrivere, pena la fuoriuscita dai tavoli negoziali, va cambiato?
Prestarsi a teatrini di vario genere, ad ogni tornata elettorale, non ha nulla a che vedere con la tutela dei lavoratori!!! Ma se riteniamo che il contratto ci penalizzi, allora abbiamo una sola strada, cambiare chi ha consentito l’approvazione, modificare gli equilibri, far in modo che quel 51% sia la somma di chi porta avanti le nostre sacrosante rivendicazioni, e non di chi non tutela i lavoratori, ma firma contratti peggiorativi e vende in piazza che non si poteva fare meglio. E’ l’unico contratto rinnovato in pochi giorni.
A questo si aggiunge uno spot elettorale (RSU questa volta) per progressioni economiche di un terzo dei dipendenti del nostro Ministero, da realizzare con i nostri fondi, i fondi del FUA, che resterà svuotato per i prossimi anni……. aumenti per pochi, pagati con soldi di molti. Il FUA è stato da poco rimpinguato con 4 milioni di euro e già lo svuotiamo di circa 12 milioni. Prima di dare la nostra fiducia, aderendo ad un Sindacato e con il voto alle prossime RSU riflettiamo e poi votiamo.

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