Stanno ammazzando l’Italia: Borsa ko, Spread alle stelle!

di Redazione. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Il governo non modifica nemmeno di una virgola la manovra finanziaria, lo spread sfonda la soglia dei 330 punti base e la borsa va a picco.

Mai viste cifre così. Lo spread tra Btp e Bund sale fino a 335 punti base, il livello più alto dal 19 ottobre scorso. Il rendimento del decennale del Tesoro sale al 3,70 per cento. Piazza Affari, che aveva aperto in calo, accelera poi al ribasso a -1 per cento, per i titoli delle banche cali tra il 2 e il 3 per cento.
Il che tradotto in soldoni significa mutui e prestiti più cari, perché aumenta il costo del denaro, e stallo dell’economia perchè chi i soldi ce li ha li tiene sotto il materasso: non investe, non compra, non consuma, non vende.
Praticamente siamo al collasso. Gli investitori internazionali stanno scommettendo contro il governo gialloverde: non investono in Italia e non comprano il nostro debito con Bot e Btp. Sono, infatti, convinti che domani l’Unione Europea aprirà la procedura di infrazione contro l’Italia per aver varato una manovra economica che farà lievitare il debito pubblico azzerando ogni prospettiva di crescita per il nostro paese che entrerebbe drammaticamente in recessione.
Ma non è tanto lo sforamento del 2,4% ad allarmare i mercati, per altro identico se non inferiore alle manovre in deficit dei precedenti governi, quanto il fatto che l’Italia s’indebita per fare assistenzialismo di Stato senza nessun ritorno in termini di riduzione del debito pubblico e della disoccupazione e senza nessun impulso alla crescita economica.
Insomma, questi ci stanno portando dritti a sbattere e lo stanno facendo proprio quando ci stavamo lentamente e faticosamente riprendendo!
All’improvviso arrivano al governo due forze antagoniste tra di loro che pur di realizzare le loro promesse elettorali stanno mandando a rotoli la nostra economia rischiando di farci tornare alla crisi del 2011. E tutto questo per cosa? Per pagare chi si se ne sta a scaldare il divano o peggio ancora a lavorare in nero, per portare a 780 euro le pensioni minime di chi non ha una storia contributiva alle spalle e per mandare tutti quanti in pensione con quota 100, senza distinguere tra lavori usuranti e non!
Così ci ammazzano. E stavolta a salvarci non ci sarà il ‘quantitative easing’ di Mario Draghi, ma dovranno rivolgere le loro attenzioni ai nostri risparmi e alle nostre case, a rischio ‘patrimoniale’!

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