Sovranità nazionale e Sovranità monetaria.

di Giulietta Controno. Il primo dei Rothschild amava dire: “Datemi il controllo della moneta di una nazione e non mi importa di chi farà le sue leggi”.

Bisognerebbe partire da questo pensiero per comprendere come gira  veramente il mondo.

La politica  da tempo è ancella dell’economia e questo con la globalizzazione è ormai dimostrato. Le sovranità nazionali nella Ue sono limitate: molte questioni le decide Bruxelles. Una semplice domanda: a chi appartiene la Bce, la Bankitalia?

Appartengono a dei privati che emettono banconote. Da secoli la moneta è emessa dai banchieri, ergo la moneta è debito, come ripeteva il grande prof. Giacinto Auriti. I banchieri, i governatori delle banche centrali, anche se non vengono eletti contano più di coloro che sono eletti.

La cartamoneta è il centro dell’economia, si continuano ad emettere soldi, senza una copertura aurea, ergo il Debito Pubblico aumenta.

Che vinca la Lega o altri, chi decide è la finanza, sarebbe ora che la gente aprisse gli occhi e si chiedesse perchè in Italia le uniche monete con la scritta Repubblica Italiana siano state le vecchie 500 Lire.

Meditate gente, meditate.

You may also like...

10 Responses

  1. Anonimo ha detto:

    Incredibile, incredibile, incredibile, il Bue che dice cornuto all’asino :UnaCuriosità che vergogna, vergognati

  2. Pasquale Laforgia ha detto:

    Ma ciao UnaCuriosità, Ti lascio qualche nozione sui derivati. Un consiglio prima di Sparlare, metti in moto il cervello.
    ll fallimento della Lehman Brothers ha segnato l’inizio della crisi mondiale, generando tali e tante ripercussioni a valanga sul sistema finanziario che le autorità politiche e monetarie si sono concertate per procedere a salvare ove possibile il proprio sistema bancario.
    Questo spiega tante cose anche a livello italiano con il regalo di 7 miliardi fatto dal governo Letta e dal parlamento (PD+FI) alle banche private con la rivalutazione delle quote della banca d’Italia, mescolata alla sterilizzazione dell’Imu, o con la vicenda del Monte Paschi di Siena o dell’Unicredit, o della Banca Carige ecc.
    Purtroppo anche il Tesoro italiano è entrato ottusamente da molti anni, all’insaputa dell’opinione pubblica senza che i media ne facessero parola, nel gioco delle scommesse sconsiderate sui derivati che hanno bruciato le tasse dei contribuenti e possono in prospettiva far saltare i conti del paese.
    Alternativamente fonti di palazzo Chigi o di Via XX Settembre lasciano trapelare entusiasmo per i benefici determinati dal calo degli interessi sul debito pubblico, o dal “quantitative easing” deciso dalla BCE a favore delle banche, ma non dicono nulla sui 160 miliardi di contratti sottoscritti dal Tesoro, in gran parte nel periodo 1990-2000 e nei primi anni del secolo, con le maggiori banche d’affari internazionali.
    Secondo Eurostat i derivati di Stato hanno già pesato sul debito pubblico per circa 17 miliardi di euro dal 2011-2014 (governi Berlusconi, Monti, Letta) e per oltre 5 miliardi solo l’anno scorso (governo Renzi) e l’entità dei derivati sottoscritti dall’Italia può essere considerata come una bomba ad orologeria dell’Eurozona. C’è chi parla di 42 miliardi di euro di perdite potenziali (non ancora ascrivibili nei bilanci dello Stato perché riferiti a operazioni finanziarie da saldare al momento della scadenza, tra vari anni) e chi parla di una cifra largamente più alta. Nel silenzio del Governo nonostante le interrogazioni parlamentari dell’opposizione, è lecita ogni supposizione sull’opacità di una gestione complessiva avvalorata dalla mancata costituzione quale parte civile nel processo di Trani contro le agenzie di rating Sandard&Poor’s e Fitch, che secondo l’accusa avrebbero fraudolentemente pilotato il giudizio negativo sull’affidabilità del paese proprio per speculare sui derivati.

  3. QuantoRomponogliIgnoranti ha detto:

    Nelle librerie esistono molti testi sulla Moneta.
    Nelle librerie esistono molti testi sui derivati.
    Esistono molti BLOG che trattano economia e derivati.
    La c.d. finanza creativa DERIVATI,…, è una forma di investimento estremamente pericolosa. La CORTE DEI CONTI ed i Revisori del bilancio del Comune di Torino, hanno scritto documenti molto chiari. L’ottima Associazione ASSERMBLEA 21 di Torino, che si riunisce regolarmente se non erro al Gabrio di Torino ha scritto ottimi testi sulla questione.
    TORINO ha derivati che scdranno nel 2037!!! leggere il volantino del 2011 dell’Appendino pubblicato sul blog di GRILLO. Leggere l’interrogazione in materia depositata presso il Comune.
    Questa questione è strategica per un Comune molto indebitato, che dalla vendita dei derivati ricaverebbe almeno 600 \ 700 milioni di euro:leggere i bilanci pubblici. In Italia occuparsi di cose serie infastodisce eccome se infastidisce.
    Fanno bene coloro che divulgano le notizie che veramente servono. Il Debito Pubblico continua a cresce è arrivato a 39.000 euro per abitante.

  4. Anonimo ha detto:

    Il problema derivati, riguarda il pianeta. Un tipo di investimento devastante.
    Una società la DIVANIA di Bari è stata rovinata da una Banca, in rete si trova la storia ed il nome della banca che ha rovinato una impresa fiorente con 130 operai.
    Purtroppo in Italia si sa molto di calcio, ma poco molto poco di Economia ed investimenti. E’ normale che dei citrulli senza cervello sparino a zero su chi osa, ribadisco osa parlare di agomenti TABU’.
    Ho come la sensazione che di gente scorrettsa che usa la Rete ve ne sia molta e che trovi gusto a scfreditare chi cerca di divulgare conoscenza seria.

  5. Gastone Perrone ha detto:

    UnaCuriosità visto che sei così intelligente, dovresti sapere che Bankitalia è una società per azioni della quale sono azioniste molte banche.
    Tutelare il Risparmio è un dovere per evitare che i risparmiatori possano subire danni. Ti dà fastidio che qualcuno attacchi le Tue amiche banche? Abbi pazienza ci sono amici delle banche e ci sono amici dei RISPARMIATORI, ho capito da quale parte stai Tu.

  6. Mirella Bongiovanni ha detto:

    A Torino, un’Associazione Assemblea 21, raccoglieva 546 firme con le quali chiedeva al Comune di Torino di mettere in rete i contratti derivati sottoscritti dal Comune: Il Comune rispondeva picche. Questi 546 Cittadini che hanno firmato sono ossessionati?
    I Comuni d’Italia che sono usciti dai DERIVATI (Rimini, Cattolica, Acqui terme,….) sono ossessionati.
    Il Tizio di cui le parla, non esiste! Esistono molte persone NON IGNORANTI come lei UnaCuriosità che sanno che i derivati fanno perdere soldi pubblici ai poveri alla collettività. UnaCuriosità come amico delle banche non vede di buon occhio.
    Preoccuparsi di non perdere soldi pubblici è un DOVERE!!!!
    I derivati sonomine vaganti: lo dice Warren Buffet un esperto.
    GRAZIE GRAZIE GRAZIE, la sua calunnia è la miglior riprova che si toccano argomenti spinosi che a gente comeLei danno fastidio. Forse preferisce parolacce, calcio o gossip. Poveretto che Dio la benedica ne ha bisogno

  7. Germana Doria ha detto:

    Gentile UnaCuriosità: Lei perchè non si firma?!
    E’amico delleBanche? E’ amico dei potentati economici?
    Il compianto professor AURITI, veniva regolarmente insultato solo perchè aveva il torto di dire come stanno le cose. Attaccare le banche attaccare i poteri forti in Italia è molto rischioso. Lei dovrebbe criticare il contenuto ma lei si limiti a gettare “fango” su coloro che hanno il torto di scrivere a Freeskipper. In Italia se la politica va male è per gente come Lei signor UnaCuriosità.

  8. Mario Torta ha detto:

    Quando si toccano “argomenti spinosi” qualcuno (come UnaCuriosità) inizia ad infastidirsi! E’ logico pertanto gettare il sospetto, senza prova alcuna, per insinuare.
    Voltaire amava ripetere “Calunnia, Calunnia, Calunnia e qualcosa resterà”.
    E’ comodo e facile fare il moralizzatore o nel caso in questione lo pseudo moralizzatore. La libertà è anche questa: Insinuare dubbi e sospetti per screditare idee scomode per qualcuno.

  9. Massimo Guidi - Torino ha detto:

    Gentile UnaCuriosità, mi pare che il primo ad avere paura di esprimere in Prima Persona le sue opinioni, sia proprio LEI.
    Seguo da tempo Freeskipper e mi pare che sia un BLOG molto serio che filtra e propone articoli di varia natura e di alta qualità. Inizi LEI a firmarsi gentile DOMANDA. La critica del prossimo, è una professione molto prataaicata in Italia.
    Buona giornata signor o signora UnaCGentile DOMANDA, mi pare che il primo ad avere paura di esprimere Prima Persona le sue opinioni, sia proprio LEI.
    Seguo da tempo Freeskipper e mi pare che sia un BLOG molto serio che filtra e propone articoli di varia natura e di alta qualità. Inizi LEI a firmarsi gentile DOMANDA. La critica del prossimo, è una professione molto prataaicata in Italia.
    Buona giornata signor o signora Una Curiosità

  10. UnaCuriosità ha detto:

    Ho come la sensazione che ci sia un “TIZIO” (Gloria Baraldi – Giulietta Controno – Flavia Albertonne – Maddalena Pestrin – Pasqualina Nordi – Giulia Barolo – Angelo Guidi – ecc, ecc,) – sempre lo stesso “TIZIO” ma che usa altri nomi – per scivere post e commenti. Mi sbaglierò ma è una mia sensazione, che se vera fa sorgere spontanea la domanda: MA PERCHE’ LO FA? Per paura di esprime in Prima Persona le sue opinioni????
    P.S. Sempre lo stesso “TIZIO” ossessionato dai “DERIVATI” della “sua” Torino!!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *