Siamo sicuri che Germania e Francia siano poi così fiorenti e che in Italia sia tutto da buttare?

di Loredana Michelon. Cosa dire a pochi giorni dalle elezioni? Che siamo tutti confusi, che ci hanno raccontato di tutto. Chi è pro e chi è contro, in effetti è una domanda da porsi e difficile la risposta da darsi.

Certa è una cosa, che da tempo l’Europa ci sta in qualche modo umiliando a favore di nazioni che da sempre hanno dominato la stessa e non solo. Vedi la Germania e la Francia che insieme hanno la capacità di cambiare le sorti e di decidere leggi che favoriscono le loro economie a discapito degli Stati meno importanti. Ma siamo proprio certi che questi stati siano così fiorenti o sono dei professionisti del bluff?

l’Italia è posta in una posizione talmente strategica che potrebbe ottenere molto di più. Non serve a nulla battere i pugni sul tavolo, basta dimostrare che senza di noi nemmeno loro starebbero così bene perché le idee, la capacità, le menti sono made in Italy. Per non dimenticare che siamo il giardino d’Europa con tutti i nostri prodotti agricoli di altissimo livello, e dai loro derivati vedi la produzione del vino con uve pregiate usate anche dalla Francia per correggere i propri vini quando sono poco corposi e acidi. E che dire degli ortaggi e la frutta che anche altri paesi producono, ma per quanto facciano non potranno mai coltivare le arance rosse di Sicilia o l’uva della puglia tanto meno le pesche romagnole, nulla a che vedete con i prodotti della Spagna.

Vogliamo anche parlare della nostra posizione strategica nel Mediterraneo? Tutti fingono di non badarci ma tutti vogliono mettere un piede in Italia. La vera domanda è: ma quando i nostri politici si accorgeranno di quanto potere hanno fra le mani e non sanno usare?

Però bisogna dire che una parte di colpa è anche nostra. Non riusciamo a fare squadra quando un ministro si deve presentare in Europa a chiedere qualcosa. Per l’agricoltura, ad esempio, gli altri paesi si presentano con uno o due rappresentanti noi ne abbiamo decine per decine di diverse associazioni come minimo. Come possiamo essere credibili in una situazione di questo tipo? Ci considerano già divisi in casa e quindi ne fanno gioco forza e ci lasciano a mani vuote. Ad ognuno i suoi meriti e le sue colpe.

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