Siamo italiani.

Terremoti, alluvioni, smottamenti, frane, crolli, incendi. Incuria, abbandono, lassismo, corruzione, malaffare, ruberie, evasione fiscale, speculazione. Disoccupazione giovanile, lavoro precario e sottopagato, sistema previdenziale e bancario in default, centinaia di migliaia di sbarchi. Welfare, sanità, sicurezza, istruzione e giustizia allo sfascio. Debito pubblico che aumenta di ora in ora. E poi tante, ma tante, inutili chiacchiere. Così l’Italia sta finendo, nell’inettitudine collettiva. Dove c’è chi ancora riesce a speculare sulle macerie e sulle ceneri. Dove c’è chi comanda e dirige, chi controlla e amministra, che evidentemente o non può, o non vuole, o non sa farlo.
E dove, poi, ci siamo anche e soprattutto tutti noi, cittadini, lavoratori, pensionati, studenti e disoccupati, che restiamo fermi a guardare… Siamo italiani.

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