Si innamora chi è alla ricerca di un nuovo mondo, di una nuova vita, di un nuovo futuro.

di Francesco Alberoni. Chi si innamora? Una persona che inconsciamente è alla ricerca di un nuovo mondo, di una nuova vita, di un nuovo futuro. Allora tutti i desideri che ha vissuto nella sua vita premono, gridando di soddisfarli. E se incontra la persona che le fa sentire che li può realizzare, questa persona diventa la porta per entrare in un futuro, per vivere una nuova vita, per realizzare un nuovo mondo e un nuovo destino. Allora sgorga dal suo cuore, dal suo ventre, un’onda di amore che investe il liberatore.

Qualunque cosa poi farà, ai suoi occhi ha già compiuto l’essenziale: la ha liberata. E non importa se la ama o non la ama, ciò che ha fatto l’altra persona già merita il suo amore. Lo ami anche se non ti ama perché ha un valore immenso, perché per te è un donatore divino. All’inizio non chiedi nulla in cambio, vuoi solo amare, donare, darti, farlo felice perché la sua felicità è la tua felicità. Questo è il modo in cui sorge il grande amore unilaterale. Ed è così che si rinnova ogni volta che lo rivedi, ogni volta che lui ripete il gesto simbolico della liberazione. Lo ami perché è stato la tua fonte di vita, lo ami come ameresti tua madre anche se non vive con te perché ti ha partorito, perché è tua madre. E lui è il tuo creatore.

E se lui non è innamorato di te lo ami lo stesso. Ma poi a poco a poco senti il bisogno di essere amato a tua volta, come lo sei tu di lui. Non vorrai solo dare, dare, dare, amare, fare offerte al dio, anche tu vorrai sentirti dire «ti amo», «sei tutto per me», vorrai anche tu essere un dio, venir portato nell’Olimpo con lui.

Il rapporto unilaterale finisce quando dentro il cuore di chi ama sorge il bisogno della reciprocità, della parità, dell’uguaglianza. E se l’altro non te la dà, soffri. Ah, come è grande e continuo l’amore bilaterale. Lui è un dio, e tu nulla.

Nell’innamoramento bilaterale siete entrambi una divinità agli occhi dell’altro quindi dei pari. Potete discutere, divergere, allontanarvi e avvicinarvi. L’amore bilaterale dura perché rinasce continuamente.

L’amore unilaterale invece dura sempre, è un continuo anelito, una continua attesa, fatto di momenti di estasi e lunghi periodi di dubbio e di dolore.

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