Sensualità, fascino, bellezza.

La sensualità è lo specchio dell’anima: riflette l’interesse e l’attrazione che gli altri provano nei nostri confronti. L’essere umano è l’animale più sexy della terra, non rispetta le stagioni dell’amore e può dimostrarsi sensuale e seducente in qualsiasi momento e situazione della vita: lavoro, cucina, cinema, teatro, palestra, letto, etc. Lo “stile” nel comunicare la propria sensualità è assolutamente soggettivo. Non esiste una formula magica per essere sexy. Il grado di emozione evocato in una persona da parte di un comportamento sensuale, dipende unicamente dalla complementarietà.
Per alcuni individui il termine sexy è associato principalmente ad elementi esteriori e sessualmente chiari (soprattutto per i maschi). Per altri il tono della voce, la gestualità, la saggezza, l’abbigliamento, oppure una miscela di molti elementi, può far nascere un desiderio. Non essendoci uno stereotipo per essere sensuali conforme a tutte le persone, il “segreto” è essere se stessi, sicuri di sé, autentici.
E’ la nostra autostima, la sensazione di adeguatezza nelle molteplici situazioni della vita che ci rende sensuali agli occhi di chi è sensibile proprio alle nostre caratteristiche. Ciò che conta è la sicurezza di sè.
La sicurezza che aiuta a lasciar diffondere nell’ambiente che ci circonda il fascino della nostra personalità. Sguardi, gesti, parole ed anche contatti quando opportuni, sono capaci di rendere lo stile unico: il modo di accavallare le gambe, di guardare negli occhi, di avviare una comunicazione, di accendere una sigaretta, di ascoltare e dimostrare empatia, di essere leali, di non dare nulla per scontato.
Cenerentola seduce il principe perchè esprime autenticamente se stessa, non perchè recita un copione o una mimica provata allo specchio. Sarebbe un grave errore volgere le proprie energie per trovare la fiducia in se stessi allo scopo di soddisfare una estrema ricerca della seduzione. Il sorriso si tramuterebbe in una smorfia, anche se ben camuffato, e gli occhi perderebbero la loro luce. Insomma, per essere sexy non bisogna fare nulla.
Non è necessario rifarsi ad atteggiamenti e comportamenti che, anche se ci piacciono, non ci appartengono. E’ sensuale, naturalmente sensuale, la persona vera, autentica, che non ha bisogno di recitare una parte ed indossare una maschera.
Il fascino è qualcosa di indefinibile e indescrivibile, un’alchimia di elementi che esplodono contemporaneamente. Non è una qualità del corpo e perciò non è percepibile solo con gli occhi.
L’etimologia della parola “fascino” ci porta all’ambito semantico della magia, dell’ammaliamento, della forza dell’irrazionale che sconvolge ed annulla certezze, canoni e criteri di valutazione oggettiva. Se si accompagna alla bellezza, il fascino la esalta; se è dote di chi non è bello, ne cancella i limiti fisici mentre la stessa bellezza, priva del fascino, resta, in qualche misura, imperfetta perché, attraverso gli occhi, non porta molto al cuore o alla mente.
E’ una qualità che attiene all’intelligenza più che alla fisicità e si manifesta attraverso gesti, atti, modi, sguardi, sorrisi, parole: è l’espressione di tutta la forza della personalità di cui il corpo è il contenitore.
La famosa Monna Lisa di Leonardo non è certamente una ” bellezza” eppure da secoli ci affascina per quel sorriso e quello sguardo sul cui ambiguo mistero si scervellano da sempre studiosi e pubblico. La base del fascino è la personalità ed i bei manichini non hanno fascino neanche se hanno le sembianze di Davide o di Venere.
Anche il mistero è una componente del fascino: un bellissimo corpo esposto in tutto il suo smagliante splendore è sicuramente un bel vedere, sicuramente suscita straordinarie sensazioni, ma sono certamente più intense le emozioni che nascono dall’immaginare e poi dallo scoprire un bellissimo corpo suggerito, ma non esposto.
Le civiltà orientali fondano su questa forma di emozionalità le basi dei loro canoni estetici e sessuali ed è questo uno dei motivi del fascino che quelle civiltà hanno sempre esercitato su noi occidentali.
Bellezza e fascino non sono sinonimi: sono due straordinarie e differenti doti che non sempre caratterizzano lo stesso individuo; ma, quando sono complementari in una stessa persona, sicuramente quella lascerà indelebili tracce di sé negli occhi e nel cuore di chi l’ha incontrata.
La bellezza è una qualità del corpo; è, in un certo senso, oggettivamente valutabile perché la si misura, pur se inconsapevolmente, su canoni che vengono da lontano, dai modelli estetici proposti dagli artisti e codificati nelle immagini pittoriche e scultoree che essi ci hanno lasciato nel tempo: per la nostra civiltà occidentale i riferimenti remoti possono essere la Venere di Milo, la Primavera di Botticelli, le Madonne di Raffaello o di Leonardo, le voluttuose donne di Tiziano (per citare i più famosi modelli femminili) o, se parliamo di uomini, valgono gli esempi dell’Apollo di Delfi o del Davide di Michelangelo.
Pur trattandosi di figure idealizzate che rappresentano il “divino” o, comunque, il “sublime”, ancora oggi ci servono come pietra di paragone per le bellezze attuali benché nessuno, consapevolmente, applichi le regole di Leonardo o ancor meno quelle di Vitruvio per misurare e valutare la perfezione di un corpo o di un volto. Poiché la bellezza reale è effimera, effimeri ne sono i canoni di valutazione: oggi è la moda che decreta chi è bello e chi non lo è, e perché.
Le modelle anoressiche che sfilano sulle passerelle “diventano” bellissime ai nostri occhi perché qualcuno ha deciso che “magro è bello”. Tra qualche tempo qualcun altro riscoprirà che è ancor più bello il florido ed i nostri occhi si abitueranno a misurare con quel canone le caratteristiche fisiche nostre ed altrui.
La fama conferita dai mass media ai belli ed alle belle è anch’essa effimera e si consuma nel giro di poche stagioni: nella nostra società consumistica è sempre impellente il bisogno di novità ed i volti nuovi su cui faticosamente si è modellato il look di migliaia di persone desiderose di sembrar belle, diventano troppo presto obsoleti. All’incoronazione di una miss segue sempre e subito un altro concorso di… bellezza!

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