Uno “Scudo Giuridico” per proteggere il personale sanitario da eventuali speculazioni legali.

di Redazione. Oggi sono i più amati dagli italiani. Sono stati definiti come gli “eroi” e gli “angeli” di questa drammatica pandemia, sempre in prima linea a combattere contro un nemico invisibile e insidioso e stanno pagando un prezzo altissimo in questa guerra, mettendo a repentaglio la loro vita per cercare di salvarne tante altre.

Ma quando tutto sarà finito le cose potrebbero cambiare.

Infatti, oltre a mettere in pericolo la propria salute, medici e infermieri rischiano di ritrovarsi, magari più in là, quando l’emergenza sarà finita, al centro di controversie giudiziarie per presunte colpe nella gestione di pazienti che non ce l’hanno fatta.

Una possibilità più che concreta vista la situazione drammatica in cui versano gli ospedali e le gravi condizioni dei ricoverati.

Pertanto “avvoltoi” senza scrupoli – che già prima del Covid-19 sorvolavano famelici sulla Sanità per cogliere il mino pretesto, il più piccolo appiglio, e intentare causa per tirarci su qualche soldo – potrebbero avere vita ancora più facile, visto il numero dei morti che si contano ogni giorno nelle rianimazioni e le condizioni limite in cui è costretto a lavorare il personale sanitario, e fare leva sulla sofferenza e il dolore di chi ha perso i propri cari per chiedere a medici, infermieri e strutture sanitarie un congruo risarcimento economico.

Per evitare tutto ciò, il governo sta pensando di tutelare strutture e operatori sanitari con una sorta di “scudo giuridico” per metterli al riparo da eventuali cause o richieste risarcitorie. Tranne nei casi in cui l’evento dannoso risultasse riconducibile a condotte poste in essere con dolo o colpa grave, consistente nella palese e ingiustificata violazione dei principi basilari che disciplinano la professione sanitaria o dei protocolli o programmi emergenziali eventualmente predisposti per fronteggiare la situazione in essere.

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