Sardine: sabato andate in piazza. di Camillo Pignata

di Camillo Pignata. Andate in piazza a colmare il fossato tra la politica e le persone, ad esprimere la vostra partecipazione ai processi politici, a debellare la sindrome del consenso ad ogni costo delle forze politiche italiane ed europee, che condiziona la selezione della classe dirigente e la scala delle priorità del Paese.

Andate in piazza a recuperare valori ed ideali, la capacità di indignarsi e di lottare contro i soprusi e le prevaricazioni. Andate in piazza contro i trattati europei che hanno posto al centro l’economia e non l’uomo, le compatibilità finanziarie e non i diritti delle persone, la conservazione del potere e non i problemi della gente.

Andate in piazza contro la deforestazione, il riscaldamento della terra, lo sfruttamento del suolo, che non sono solo un danno al pianeta, ma anche ai più poveri, se diventano siccità, carestie e guerre per le risorse energetiche che sono alla base delle migrazioni.

Andate in piazza per Liliana Segre, andate in piazza per Nilde Iotti, per i migranti morti, per quelli rinchiusi e torturati nei lager libici, andate per i giocatori di pelle nera bersagliati da i cori razzisti.

Andate in piazza contro la prevaricazione razzista che procede incessante, veloce, progressiva, devastante e svuota le istituzioni e la costituzione i principi e gli istituti della democrazia, colpisce i diritti politici, ma anche i diritti umani.

Andate in piazza per aiutare la classe dirigente di questo paese, a riscoprire l’antifascismo, per dargli un corpo e un’anima nelle norme, nei comportamenti, nelle istituzioni nazionali e locali, nei social e in tv, perchè esso non può essere solo una parola sbiadita dal tempo.

Andate piazza a spazzare via ambiguità e gli inganni del liberismo in camicia nera, a ribaltare il processo di normalizzazione dei fascio razzismo, le connivenze con esso, le complicità , anche di molti democratici, che hanno impedito alla gente di cogliere la gravità e il pericolo fascista.

Andate in piazza per smuovere le forze politiche democratiche, inerti balbettanti incapaci di indignarsi lottare e provare passione politica.

Andate in piazza per emarginare i fascisti, chiudere subito ogni rapporto di dialogo o di interlocuzione, in tv, sui social, ma anche nel Parlamento, nei consigli regionali, nei consigli comunali, nelle strade e dovunque vi è possibile, per lottare, trasformare questa scelta comportamentale in linea politica.

Andate in piazza per voi stessi perché la libertà, la democrazia si conquista ogni giorno, con la partecipazione politica con il recupero delle fondamenta del nostro passato, e la costruzione di quelle del nostro futuro, con la verifica del ruolo, e della funzione del movimento e della sua linea politico/programmatica per la gestione dei processi di globalizzazione, di immigrazione interna ed internazionale.

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