Salvini: “Speriamo che il voto on line dei 5s non finisca come a Sanremo dove la giuria ha ribaltato il voto popolare…”.

di Redazione. Purtroppo sopravviviamo in questo grande paese. Stupendo per quanto riguarda l’arte, la cultura, la storia (passata, molto passata), i paesaggi mozzafiato dalle Alpi fin giù alle coste bagnate dal mare, i prodotti tipici e unici sapientemente combinati e serviti a tavola dal genio italico. Pessimo per quanto concerne, invece, il suo governo, la sua amministrazione e la macchina dello Stato.

Ma purtroppo, non avendo le potenzialità dei ‘cervelli in fuga’, ci tocca rassegnarci e restare qui, in questo grande paese che paga 780 euro al mese a chi non fa niente e non ha mai versato un soldo di contributi previdenziali, all’incirca come retribuisce chi si spezza la schiena dalla mattina alla sera sul posto di lavoro.
Un grande paese per le sue eterne contraddizioni e ataviche contrapposizioni, noi sì ‘ostaggio’ di una politica ormai da troppo tempo con la ‘p’ non minuscola, ma addirittura invisibile.
Una politica che è diventata un business show, dove chi ha più chiacchiera e più ‘primo-piano-tv’ sbanca il piatto.
Li abbiamo provati e votati tutti al governo del paese e adesso anche questi. Ma non c’è verso di cambiare… verso!
simply_publisher = 49769; simply_domain = 103825; simply_space = 222888; simply_ad_height = 60; simply_ad_width = 468; simply_callback = ‘https://www.freeskipper.it’; var cb = Math.round(new Date().getTime()); document.write(”); Ma come!? Quelli ‘duri e puri’ che erano contro la casta e che ‘solo’ per questo motivo gli italiani hanno mandato il 4 marzo al governo del paese, adesso rinnegano tutti i loro principi fino a farsi votare dagli iscritti l’immunità parlamentare, da loro stessi sempre invisa, pur di non far cadere il governo e perdere la poltrona?
Ebbene sì, quando l’anti-casta diventa essa stessa casta, accade anche questo.
Ma il passaggio da ‘movimento’ a ‘partito politico come tutti gli altri’ è ancora troppo fresco. Allora meglio far decidere alla rete e mettere il caso Diciotti-Salvini ai voti degli iscritti, che vengono interpellati solo quando chi è stato eletto per decidere, non sa che pesci prendere… non sa decidere!
Quindi oggi – lunedì 18 febbraio dalle 10 alle 19 – gli iscritti del M5s potranno votare sulla piattaforma Rousseau per mandare a processo Matteo Salvini reo, secondo la nostra magistratura, di sequestro di persona.
Questa è la nostra povera Italietta. Un paese che non fa squadra neppure di fronte alle emergenze. Un paese eternamente diviso, dove gli uni stanno contro gli altri e dove i magistrati processano i ministri.
Il quesito della consultazione online recita: “Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari Paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato? – Sì, quindi si nega l’autorizzazione a procedere – No, quindi si concede l’autorizzazione a procedere”.
Insomma, “Se voti Si vuol dire No. Se voti No vuol dire Si. Siamo tra il comma 22 e la sindrome di Procuste!”, ironizza persino il fondatore del M5s, Beppe Grillo, che in un tweet cita il celebre paradosso del romanzo “Comma 22” dove i soldati per evitare di andare al fronte dovevano fingersi pazzi, ma chi chiede di essere esentato non è matto. E al mito greco del brigante Procuste che uccideva i passanti facendoli distendere su un letto corto se erano alti e su un letto lungo se erano bassi.
Insomma, in un paese dove la cultura del sospetto prevale su quella del diritto, in un paese dove viene messo in discussione tutto, dalle decisioni dell’arbitro, nonostante la Var, al vincitore di Sanremo, nonostante il televoto, si ricorre al ‘voto online’ per dirimere ponzio pilatescamente anche il caso Diciotti-Salvini. E ieri sera persino lo stesso Ministro dell’Interno e Vice-premier ha cominciato a farsi venire qualche dubbio: “Speriamo che il voto on line sulla piattaforma Rousseau non finisca come a Sanremo dove la giuria ha ribaltato il voto popolare…”.

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2 Responses

  1. ProvoRibrezzo ha detto:

    Non c'è bisogno di essere degli informatici, basta solo avere un buon olfatto per sentire la puzza di bruciato che viene fuori da tutta questa ridicola messa in scena.

  2. Anonimo ha detto:

    Premetto non sono un informatico e potrei dire degli strafalcioni.Il voto dei 5s viene raccolto da un piattaforma informatica privata da qui mi vengono delle perplessità:1 chi certifica il numero dei votanti? per ipotesi potrebbe aver votato una sola persona.2 chi garantisce che il risultato possa essere imparziale sapendo che chi gestisce la piattaforma ha degli interessi(sicuramente politici) sul risultato finale?3 a livello informatico è possibile entrare nei siti e manomettere dati e risultati?Un saluto roberto b

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