Salviamo l’Italia così come farebbe un buon padre di famiglia!

Il Paese è allo stremo. La gente per bene non ne può davvero più di politiche recessive e di un fisco “lacrime e sangue” che “raschia” anche gli ultimi spiccioli rimasti attaccati in fondo al portafoglio di famiglie e di piccole e medie imprese. E proprio come avviene in ogni “buona” e “sana” famiglia italiana che si rispetti, quando il denaro scarseggia, senza star lì a scomodare “professori&tecnici”, bisogna correre per tempo ai ripari, “riducendo le spese” da una parte, ma “aumentando le entrate” dall’altra, per non andare in bancarotta depressiva!
Così il buon padre di famiglia limita l’uso dell’automobile, fa attenzione ai consumi di energia elettrica, gas e telefono, spende con oculatezza in alimenti, vestiario e suppellettili, ma soprattutto riduce le spese voluttuarie, quelle per cinema, ristorante, sigarette: taglia il superfluo! Allo stesso tempo il buon padre di famiglia cerca di incrementare le entrate, affitta o vende la casa al mare, si ferma di più a lavoro, si industria in qualche altra prestazione lavorativa, fa il pane in casa, ripara da solo il rubinetto che perde: aumenta le entrate!

Il sillogismo con la conduzione economica di un’intera Nazione va da sé!!!

Il buon politico limita l’uso delle auto blu, evita inutili sprechi di “energia”, fa “mangiare meno” chi fino a ieri si è “abbuffatto” di denari pubblici senza mai nulla dare in cambio al Paese, redistribuisce in maniera più equa e solidale quel che è rimasto e quel che entrerà nelle casse dello Stato, ma tra tutti i cittadini e soprattutto tra coloro che sono i meno abbienti! Il buon politico lavora di più e meglio per il “bene comune”, per far aumentare le entrate dello Stato e non soltanto le proprie, monetizza l’edilizia pubblica in disuso, fa pagare sì giuste tasse ma a “tutti”, si adopera per far andare a pieno regime la farraginosa e burocratica macchina pubblica con una seria messa a punto del motore, concepisce investimenti lungimiranti in infrastrutture, energie alternative, ricerca ed innovazione, s’industria per incrementare la produzione interna, favorire nuova occupazione ed esportare il ‘made in italy’!
Insomma la gestione dello Stato, come quella di una famiglia “virtuosa”: tagliare il superfluo, aumentare le entrate, senza lasciar morire di fame certuni e far scoppiare di benessere certaltri!!!

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