Rissa tv tra Prodi e La Russa sul passaggio dalla £ira all’€uro.

di Redazione. Scintille a “L’aria che tira” su La7, tra Romano Prodi e Ignazio La Russa che si sono scontrati sul tema “Euro”, in particolare sul cambio di valuta che ha portato l’Italia alla crisi economica.

Prodi rivendica la paternità di averci fatto entrare nella moneta unica che ancora oggi difende a spada tratta, nonostante quell’entrata gli italiani l’abbiamo pesantemente pagata sulla propria pelle scambiando un €uro con duemila £ire!

La Russa, invece ha ribadito fortissimi dubbi e perplessità sulla sua validità e sull’effettivo impatto positivo sull’economia italiana. 

La tesi dell’esponente di Fratelli d’Italia è che nel 2001, con il cambio scelto per l’euro, i risparmi degli italiani si siano dimezzati, portando di fatto alla crisi economica. La Russa non ha sindacato sulla moneta in sé, considerata peraltro un’idea valida, ma sugli errori che secondo lui sarebbero stati commessi nel passaggio di valuta, che hanno di fatto penalizzato l’Italia e favorito altri Paesi.

Un ragionamento che non è piaciuto a Romano Prodi, che anzi ha difeso quel cambio: “L’interesse italiano era quello di andare nell’euro con la lira più svalutata possibile in modo da aiutare le nostre esportazioni, tanto è vero che i tedeschi volevano 950 lire per ogni marco e noi 1000, lo dissi al cancelliere Kohl. Quando mi ha detto 990 io ho fatto un salto di gioia, Ciampi era felicissimo“.

Anche Romano Prodi, però, ammette che qualcosa è poi andato storto: “Dopo i prezzi sono aumentati perché non si è fatta la sorveglianza“. In modo furbo, quindi, l’ex presidente del Consiglio ha lasciato intendere che se con l’euro l’Italia è stata penalizzata la colpa è stata dell’Italia stessa e non dell’Europa, un’affermazione alla quale Ignazio La Russa ha immediatamente replicato: “Non diciamo sciocchezze, il problema è di cambio internazionale. Lasciate stare i comitati, per il cittadino comune quel cambio ha comportato che tutto ciò che costava mille lire è costato mille e quattrocentonovanta“.

A quel punto il dibattito si è infiammato e Romano Prodi, quasi deridendo La Russa, ha replicato: “Lei sta sognando. A questo punto la invito a ragionare. Il cambio così come era stato pensato non implicava che ci fosse un aumento dei prezzi interni, ma non c’è stata la sorveglianza, per questo è aumentato tutto“. Ignazio La Russa non ha condiviso il ragionamento di Prodi: “I fiumi si possono sorvegliare ma quando arriva in piena e non ci sono gli argini straripa. Non c’era la possibilità di sorvegliare“. Non riuscendo a replicare, Romano Prodi ha chiuso il discorso: Non c’è niente da fare, lei non capisce“.

Invece, checchè ne dica il Professore, noi abbiamo capito fin troppo bene la grande ‘sola’ della moneta unica che di fatto ha dimezzato il potere d’acquisto di lavoratori dipendenti e pensionati, i loro risparmi e il valore delle case, quadruplicando, per contro, il costo della vita reale!

Altro che chiacchiere.

E poi se chi doveva “sorvegliare” sull’aumento dei prezzi non lo ha fatto, è perchè ha chiuso tutti e due gli occhi davanti all’evidenza che gli italiani a “busta paga” diventavano sempre più poveri, mentre c’era chi con il cambio di valuta ha accresciuto a dismisura le proprie ricchezze!

Basti pensare ai soli deputati e alla classe dirigente del pase che, nel giro di qualche mese, ha provveduto ad adeguare la propria diaria alla valuta europea!

Morale della favola: i ricchi sono diventati ancora più ricchi e i poveri sempre più poveri ed in netto aumento!

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3 Responses

  1. Giusy BO ha detto:

    Se l’Italia è ridotta in pezzi le colpe vanno ricercate non solo in chi è oggi al governo, ma soprattutto con chi ha governato il paese in precedenza e le colpe del mortazza non sono certo poche! Eppure cìè chi ancora lo intervista esta lì a sentirlo! Certi personaggi andrebbero dimenticati se non fosse per il male che ci hanno causato!

  2. Vale'88 ha detto:

    …certi c’hano per davvero la faccia come il C**O!

  3. dany'77 ha detto:

    Er Mortazza farebbe bene a ritirarsi e a godersi la pensione. Di guai ne ha combinati fin troppi.

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