Ricardo Zamora, “El Divino”.

di Alberto Sigona. RICARDO ZAMORA (SPAGNA, 1901-1978) CALCIO. Soprannominato “El Divino”, Ricardo Zamora è ritenuto da molti esperti il più grande portiere di sempre. Le sue parate erano spesso ai limiti dell’impossibile e fecero sì che venisse considerato in tutto il Mondo un semidio del pallone. Zamora si distingueva per il suo stile unico e inimitabile: calmissimo fra i pali, seguiva il gioco con un innato senso della posizione, ogni tiro lo trovava sulla traiettoria giusta, tanto che gli avversari pativano l’impressione di aver mandato la palla proprio doveva voleva lui, quasi fossero stati ipnotizzati o stregati dal mitico campione. Innovativo rispetto ai canoni della sua epoca, fu l’ideatore di un insolito tipo di parata, detta appunto La Zamorana, eseguita avvalendosi dei gomiti o degli avambracci. Nessuno dopo di lui riuscirà più a dare un tale prestigio alla figura del portiere, se si eccettua il sovietico Lev Jascin, che secondo alcuni gli sarà persino superiore. Zamora a livello di club vinse 2 Scudetti spagnoli col Real Madrid. Militò anche con Espanyol e Barça, per poi chiudere la carriera in Francia a 37 anni suonati. Può ritenersi il più grande calciatore anni Trenta nonché fra i primi 20 giocatori di ogni epoca.

In Nazionale disputò 46 partite fra il 1920 ed il 1936, anno del suo ritiro, rimanendo per ben 21 volte con la porta inviolata.

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