Riaprono le scuole: più traffico sulle strade, ma arrivano anche più soldi e nuove assunzioni tra i banchi!

Le scuole riaprono e le strade si intasano. Ormai è un classico, soprattutto per le grandi città. Nel fatidico giorno di apertura si prevede che a Roma le code aumenteranno del 300%, mentre a Milano si registreranno fino a un totale di 60 km di incolonnamenti. È quanto emerge dal monitoraggio effettuato da ‘TomTom’ in vista del ritorno nelle classi scolastiche, analizzando i dati storici degli ultimi due anni. Ma traffico a parte, dal governo, proprio in prossimità della riapertura del nuovo anno scolastico, arriva appena fresco di firma un nuovo decreto legge che prevede dopo anni di tagli, 400milioni d’investimenti; eliminazione del bonus maturità già da quest’anno; riduzione del costo dei libri per famiglie e studenti, con l’istituzione di un fondo per il welfare scolastico; sanzioni per chi utilizza sigarette elettroniche a scuola; estensione del permesso di soggiorno per studenti stranieri; libri in comodato d’uso; 27 mila immissioni in ruolo di insegnanti di sostegno; piano triennale per l’assunzione di 69 mila insegnanti; nel triennio verranno assunti anche 16.000 Ata.  Queste le principali misure contenute nel decreto legge su scuola e università appena approvato dal Consiglio dei ministri. Costo complessivo dell’operazione, quattrocento milioni di euro. Comunque, la misura più attesa nel decreto era quella che cancella il cosiddetto “bonus maturità” e già nella tornata di test d’ingresso alle facoltà a numero chiuso in corso in questi giorni non si terrà dunque conto del voto conseguito all’esame di Stato. Approvato, anche, uno stanziamento di 15 milioni di euro nel 2014 per “favorire il raggiungimento dei più alti livelli negli studi” e “il pieno successo formativo” degli studenti delle medie e delle superiori. Il decreto varato dal governo introduce contributi e benefici in base a tre parametri: l’esigenza di alleggerire la spesa delle famiglie per pasti e trasporti; le condizioni economiche dello studente sulla base dell’Isee; il merito negli studi in base alla valutazione scolastica. Mentre 100 milioni di euro saranno destinati al Fondo per le borse di studio degli studenti universitari.

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *