Resta il ‘Numero Chiuso’ a Medicina, nonostante la grave carenza di medici!

di Redazione. Ma non erano i nostri eroi? Ma non erano in pochi a fronteggiare non solo l’emergenza pandemica, ma pure la normale cura della nostra salute?

Stiamo parlando dei medici che, passata la paura del Coronavirus, sono rimasti nel dimenticatoio in quanto a condizioni lavorative e salariali, ma anche degli aspiranti Dottori in camice bianco chiamati oggi alle 12 ad affrontare i test per l’accesso alla facoltà di Medicina. I posti disponibili per quest’anno ammontano a 13.072. Ad iscriversi alla prova sono stati in tutto 66.638, circa duemila candidati in meno rispetto all’anno scorso.

Resta quindi il Numero Chiuso a Medicina, nonostante gli ospedali di tutta Italia siano sotto organico e che per effettuare una visita specialistica o un accertamento diagnostico i cittadini devono attendere per mesi e mesi. Una vera vergogna!

Tutto questo a riprova del fatto che in Italia con le chiacchiere si mandano avanti i treni, ma poi tutto resta come o peggio di prima e il treno del ‘cambiamento’ resta fermo sul binario morto della politica ciarlona ed inconcludente!

Critici gli studenti. “E’ inaccettabile – afferma Camilla Guarino di Link Coordinamento Universitario – che venga fatta questa selezione per diventare medico, quando il nostro Servizio Sanitario Nazionale è ancora in grave emergenza per carenza di organico con la pandemia ancora in corso. Le misure miopi intraprese durante il lockdown sono emblematiche: in varie regioni d’Italia sono stati chiamati in servizio medici in pensione, medici militari oppure anche medici neolaureati senza un’adeguata formazione. Siamo contro ogni barriera di accesso”.

“É inaccettabile che uno studente in uscita dalle scuole superiori non possa scegliere liberamente il suo percorso di studi” – dice anche Alessandro Personè, dell’Esecutivo nazionale dell’Unione degli studenti – i test non valutano realmente la preparazione, ma vogliono selezionare e ridurre in numero i futuri studenti universitari”.

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1 Response

  1. Giacomo-TO ha detto:

    Ecco l’ennesima dimostrazione, se mai ve ne fosse stato bisogno, della incapacità cronica della politica di capire i problemi e di risolverli.
    Cosa vogliamo fare? O mandari tutti alavorare i campi o continuare a mantenerli a ROMA a fare danni

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