Rernzi: Ora TUTTI parlano di riaprire! Ma tocca alla politica decidere, non ai professori, agli economisti, ai medici.

di Matteo Renzi.  Ora TUTTI parlano di riaprire! Qualche giorno fa abbiamo chiesto, per primi, di pensare a riaprire.
A come riaprire. A non sprecare tempo come accaduto purtroppo su mascherine e tamponi.
Abbiamo chiesto di non farci trovare impreparati.
Di prevedere e preparare la ripartenza.
In molti allora ci hanno attaccato, qualcuno persino con insulti.
Il “solito Renzi che vuole visibilità”, hanno detto i campioni del pensiero unico nei talk.
Ma io non cerco visibilità: cerco la politica.
Oggi non ci insultano più.
Dieci giorni dopo dicono tutti che sì, bisogna riaprire. E decidere come farlo.
Solo che gli altri – che si sono organizzati per tempo – sono già partiti.
• La Spagna ha ripreso attività che da noi restano chiuse.
• La Germania ha continuato anche durante il lockdown a tenere aperte molte fabbriche.
• La Francia permetterà ai ragazzi di tornare a scuola a partire dall’11 maggio.
Da noi invece purtroppo si procede in ordine sparso.
Le Regioni dicono tutto e il contrario di tutto (ah, benedetto Titolo V! Prima o poi qualcuno proverà a cambiarlo di nuovo).
Io ho fatto questa doppia intervista:
• Il Sole 24 Ore con Emilia Patta – Leggi qui
• Rete4 con Nicola Porro – Vedi qui
E continuo a dire che chi fa politica non può solo seguire i sondaggi ma indicare una via.
La politica, non i tecnici. Non i professori, non gli economisti, non i medici.
I medici ti possono dire cosa fa bene e cosa non fa bene. Ti possono dare suggerimenti.
Ma tocca alla politica prendere delle decisioni. Assumersi responsabilità. Avere coraggio.
Lo ha spiegato benissimo Roberto Burioni alla Ministra della Scuola qualche settimana fa.
Lo ha ripetuto oggi il professor Burioni a un altro ministro che – nella logica dello scaricabarile – ha detto “aspettiamo perché vogliamo dalla scienza verità inconfutabili”. E sempre Burioni ha risposto ironicamente: “Già che c’era poteva chiederci anche i numeri vincenti al Superenalotto!”.
Amici, la politica non è inseguire solo i sondaggi. È prevedere, preparare, proporre.
Noi non rinunceremo mai a ricordare che la politica è una cosa seria. Che non si può delegare solo ai tecnici. E che chi vuole il futuro deve costruirlo, non solo aspettarlo.
2. Il mondo di domani
Tutte le sere – o quasi – cerco di collegarmi su Instagram (qui il link) dalle 23.00 alle 24.00. Leggiamo qualche brano, qualche poesia, ascoltiamo un po’ di musica, leggiamo i messaggi. E facciamo il punto della giornata. Poi, per una ventina di minuti, ci colleghiamo con qualche persona interessante e immaginiamo che tipo di mondo sarà quello di domani, quello dopo il CoronaVirus. Molti di voi, in questi giorni, mi hanno chiesto di rivedere alcune puntate (qui ad esempio c’è la chiacchierata con Massimo Recalcati, i cui concetti trovate anche in questo bell’articolo su “la Repubblica” o qui quella con Edi Rama, primo ministro albanese). Stasera riprendiamo alle 23.00 le nostre dirette Instagram: alle 23.20, ci collegheremo con Stefano Boeri, architetto di grande qualità, per riflettere insieme sul futuro delle nostre città. Per segnalazioni di idee, problemi, canzoni, poesie abbiamo attivato un numero di telefono che utilizziamo soprattutto con Whatsapp: 366.4456507. Vi aspetto stasera, alle 23.00, su Instagram.
3. I Migranti
Nei giorni di Pasqua, nell’Italia che ha inspiegabilmente chiuso i porti – nel silenzio di tutti quei media che accusavano me di essere la stessa cosa di Salvini – alcuni gommoni hanno richiesto l’aiuto delle ONG e dei nostri marinai. Io penso quello che ho sempre pensato: serve una strategia di aiuto alla cooperazione in Africa. Ma se uno è in mare, si salva, punto. Si salvano gli esseri umani, si salvano. Se le autorità hanno paura per le condizioni fisiche dei migranti credo giusto che si attrezzino tutti i controlli necessari e si obblighino i migranti alla necessaria quarantena. Giustissimo. Ma le persone in mare si salvano. Chiedevo “Restiamo Umani” quando c’era Salvini. Ma lo chiedo anche oggi. Oggi che tanti partiti tacciono, che tanti giornalisti tacciono, che tanti opinionisti tacciono. Io invece continuo a parlare. Perché per me l’Italia non lascia morire la gente in mare facendo finta di nulla. L’Italia che conosciamo noi i porti li tiene aperti. O sbaglio? Vi leggo: matteo@matteorenzi.it.
Pensierino della sera. I sovranisti vogliono far credere che sia sempre colpa dell’Europa. Su tutto. Ma l’Europa sta dando una grande mano all’Italia. Se non ci fosse stata la BCE, oggi saremmo già falliti. E il MES senza condizionalità va usato di corsa, piaccia o non piaccia ai populisti di maggioranza e opposizione. E vedrete che l’Italia userà tutto: BCE, Mes, Sure, Recovery Fund. Tutto.
Un sorriso,

P.S. Ci vediamo in Senato, giovedì 16 aprile, alle 9.30. Per il Governo parlerà Teresa Bellanova. E per Italia Viva interverrò io per ringraziare la Ministra del suo lavoro straordinario. In diretta sulla Rai.

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