Referendum eutanasia: superate le 750mila firme.

di Attilio Runello. Il referendum abrogativo sull’eutanasia proposta dall’associazione Luca Coscioni ha superato le 750mila firme.

Più di cinquecento mila sono state raccolte con il metodo tradizionale e altre duecentocinquanta mila con il voto online, previsto dalla recente normativa in materia.

La normativa prevede che dal 2022 le raccolte di firme si realizzeranno su una piattaforma pubblica, che al momento manca.

In questo periodo transitorio si possono adoperare piattaforme private a condizione che dopo il trenta settembre l’ufficio centrale per il referendum le convalidi.

In ogni caso avendo superato le cinquecento mila firme in modo tradizionale ha buone possibilità di ottenere la convalida. E poi i promotori hanno ancora un mese di tempo per raccogliere firme e fare quel lavoro che si fa nei gazebo di dialogo con le persone e di spiegazioni dei motivi della causa referendaria.

I media presi dalla situazione in Afganistan, il Covid e gli sbarchi hanno dedicato poco spazio al dibattito.

Il referendum che si presume si terrà l’anno prossimo dovrebbe vedere la partecipazione di almeno la metà più uno gli aventi diritto per essere valido: circa ventiquattro milioni di persone.

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1 Response

  1. Mario A. ha detto:

    Cappato non porta avanti una campagna referendaria, sta facendo una campagna di marketing, da imbonitore.

    Oggi dichiara di aver superato la non verificabile soglia delle 750mila firme e arruola come testimonial del prodotto-eutanasia anche Saviano, il Fedez di complemento, adatto per gli over 35 come il rapper serve ad agganciare gli under.

    Poi Guccini per i sessantottini nostalgici e Pif per la generazione Mtv.

    Tutti appresso a un quesito truffa su cui non si voterà mai perché la Consulta lo rigetterà. Chissà se Saviano, Guccini e Pif sanno che l’eutanasia non si può imporre con referendum, che in Italia è solo abrogativo. Serve una legge e nessuno dei gruppi parlamentari si è dichiarato favorevole al referendum Cappato, proprio perché sanno che è un quesito irricevibile che sarà cancellato dalla Corte Costituzionale.

    Sulla pelle dei sofferenti Cappato e i suoi testimonial alla ricerca di inutile fama accessoria, organizzano una pagliacciata da pifferai magici.

    Ma la cultura di morte di cui sono portatori non prevarrà, non trascineranno l’Italia in fondo al burrone, qui si difende la vita, soprattutto quella dei più fragili.

    E lo si continuerà a fare nonostante gli annunci alla Wanna Marchi su straordinari traguardi, numeri di firme, testimonial famosi.

    Gli italiani non amano chi vende fregature.

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