Referendum. Alla fine sarà tagliato il parlamento.

di Alex. I tantissimi ‘gonzi’ che voteranno si al referendum, illusi dalla riduzione dei “costi della politica”, non si rendono conto di alcuni aspetti della questione.
La finanza glebalista ha interesse a depotenziare la politica e con essa ogni possibile controllo democratico sul suo operato. Meno parlamentari avrà, più le sarà facile controllarli.

Se i parlamentari sono un costo, non sarebbe sufficiente dimezzargli lo stipendio?

E’ vero: la democrazia ha un costo. Di conseguenza, occorre forse preferire la dittatura?

Una volta avviato questo processo, via via taglieranno il numero dei parlamentari. Alla fine sarà tagliato il parlamento.

Al suo posto, ci sarà qualche più pratico “comitato tecnico” o qualche “task force”, come del resto sta già avvenendo.

Questo si vuole?

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2 Responses

  1. Giusy ha detto:

    La democrazia ha un costo, ma il prezzo che oggi stiamo pagando per quella che è una pseudo-democrazia mi sembra un pò troppo alto!

  2. Giacomo-TO ha detto:

    La finanza globalista, anche con 1.000 parlamentari è sempre trionfante.
    Parliamoci chiaro, da tempo il Parlamento è il notaio dell’Esecutivo, lo dimostrano i DPCM che hanno sostituito le leggi.
    Un Parlamento ridotto è più agile e meno litigioso.
    In Italia prima c’è stata la partitocrazia, poi è arrivato il semi o se vogliamo il presidenzialismo Conte&Casalino. Oggi il Parlamento serve per fare vivere benissimo 1.000 persone.
    Se in Parlamento ci fossero 500 parlamentari che legiferano anzichè fare i notai dell’esecutivo, non sarebbe meglio.
    Come si sta comportando il M5S è paradigmatico basta VOLERLO vedere e capire.

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