Quelle dieci euro “trovate” in terra al supermercato.

di Antonello Laiso. Ricordo bene quella signora, era  scesa da un auto molto sgangherata e con un  ruotino di scorta montato sulla ruota posteriore, auto  parcheggiata a pochi metri dalla mia.
La ritrovo dopo circa 20 minuti alla cassa di uno dei tanti supermercati li dove ci si reca per quella indispensabile spesa per la vita quotidiana che anche se bloccata a tante attivita’ ad incominciare dal  lavoro che gia non c’era, lavoro  volato  via anche per  una  speranza di arrangiarsi come tanti lavori nella nostra Regione.
Il display alla cassa segna 31,70 euro, una spesa modica, in quel carrello guardato con un occhio che si posa e documenta l’indispensabile, pasta olio pane pelati qualche confezione di carne e qualche pacco di biscotti.
La signora con espressione imbarazzata e timida dice alla cassiera di avere 30 euro e di aver dimenticato il bancomat per cui togliera’ un prodotto dal carrello  per arrotondare quel prezzo finale  alla sua disponibilita’.
Le signore ed i signori in fila osservano, muti, con quello sguardo di cui solo noi napoletani conosciamo il significato, quello sguardo  misto tra il compassionevole di compartecipazione ed allo stesso tempo di umiliazione e di imbarazzo per  quella donna, quella mamma dall’ aspetto piccolino senza un filo di trucco, di circa 40 anni che  dovra’ togliere dalla gia’ non lauta spesa un quid, magari qul pacco di biscotti per qualche suo figlio piccolo, un qualcosa che rattrista, un qualcosa che non era  raro vedere prima del covid,  ora in particolar modo  ,in queste circostanze  e’ ancora meno raro.
Quel lavoro-non lavoro magari perso,quel lavoro non lavoro ma che dava quel piccolo  sostentamento, ovvero quel’ illusione di poter andare avanti con tante e tante difficolta’, magari,  non esiste piu.
Nel mentre ed in quei pochi e interminabili attimi d’imbarazzo per la signora con quelle guance diventate rosse ,per  quello scuorno che  giammai e’ tale, e giammai lo potra’ essere, si leva una voce di un signore dalla fila:
“Signora, signora, guardi che quando ha aperto il borsellino le e’ caduta atterra 10 euro, sono vicino ai suoi piedi, la raccolga!”.
La signora ancora piu’ imbarazzata guarda ai suoi piedi e nota una banconota da 10 euro, sa che non le appartiene, si fa forza, quella forza del bisogno,si china la prende,ringrazia  dai suoi occhi diventati lucidi ma che parlano.
Una scena si direbbe di un neorealismo degli anni 50, diventata  scena vera degli anni 2020, in quell’anno di quel virus maledetto che ha sconvolto quelle vite fragili, gia non facili, che ha sconvolto quelle famiglie, quelle madri  quei padri quei figli.
Vogliamo sperare fortemente non per sempre.

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1 Response

  1. Serena miele ha detto:

    Grande Antonello,una sensibilità e una realtà in tutt’uno.

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