Quando la satira diventa propaganda.

di Yvan Rettore. Ultimamente, sembra che anche la satira in questo Paese abbia abdicato di fronte alla propaganda di regime che non cessa di martellare ogni giorno gli italiani col dogma del “Dio Vaccino”.

Dalla prestazione indecente quanto crudele di Fiorello all’ultimo Festival di Sanremo (rivolta alle vittime di effetti avversi da vaccino) all’ultima parodia parossistica quanto del tutto fuori luogo di Luc Montagnier (Nobel, fra i maggiori luminari della scienza medica mondiale), passando per le dichiarazioni isteriche di Brignano contro i non vaccinati ed il brano cantato da Zalone sui virologi (che forse non fa ridere manco i suoi parenti), vi è tutto un susseguirsi di comportamenti e azioni asservite degli ex protagonisti della satira ai diktat della politica dominante e di un dirigismo tecnico scientifico ormai sempre più estraneo rispetto a ciò che dovrebbe essere la Scienza con la S.

A dire il vero, la satira in questo Paese non ha mai avuto vita facile e penso che diversi di noi si ricordino ancora di come fu trattato Luttazzi anni fa (in quella che era la stagione d’oro del Berlusconismo) fino a relegarlo in una posizione in cui non potesse più nuocere alla diffusione quotidiana delle falsità o verità parziali (o manipolate) che quella bruttissima stagione politica impose agli italiani.

Detto questo, un paese privo di satira non può aspirare a diventare una democrazia in senso compiuto.

È destinato a rimanere ostaggio permanente di tutto un mondo di menzogne e soprusi di cui invece la satira dovrebbe essere il primo deterrente.

Oggi, con la concentrazione di quasi tutti i media in poche mani ed il loro allineamento servile alle logiche di un pugno di affaristi privi di qualsiasi scrupolo, si è quindi giunti non soltanto alla fine di qualsiasi illusione democratica ma anche all’epilogo di un campo di azione, quello della satira, che costituiva un argine indispensabile contro qualsiasi deriva autoritaria e vile conformismo.

Fonte: https://yvanrettore.blogspot.com/2022/02/quando-la-satira-diventa-propaganda.html

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