Prove tecniche di dittatura.

di Alex. L’italiano medio compendia mirabilmente l’intuizione del paradosso. Questa anfotera espressione biologica, assuefatta alla raccomandazione piuttosto che al rispetto dei diritti e dei doveri, pur di soddisfare la propria egoistica e contingente compulsione, è disposta a tutto. Per questo, alienerebbe anche sua madre. Figuriamoci quanto possa perciò interessarla qualcosa priva di un  apparente e immediato ritorno soggettivo come nel caso delle fondamentali libertà personali.

E’ bene ricordare che l’italico volgo abbia scelto attraverso il proprio voto una compagine governativa a esso speculare e spaziante dai bibitari agli intrattenitori ludici e persino ai paracliti. Costoro hanno allettato i gonzi con le più esilaranti promesse. Poi, però, appena quella allegra brigata è andata al governo, una volta assaporato il gusto delle poltrone, ha cominciato a litigare. Lo ha fatto per ignoranza; ma lo ha anche fatto per potersi accaparrare il maggior tornaconto personale possibile.

E così il governo è caduto. A quel punto, si doveva tornare alle urne. Come succede in ogni consesso civile.

E invece, no. Neppure a pensarlo! In italia certe cose non succedono! Per cui, come di consueto e nella generale indifferenza, si è costituita, dietro i suggerimenti forniti dalla depravata finanza mondialista, una nuova maggioranza. Un’altra maggioranza non venuta dalle urne. Tanto, i soliti allocchi, nella loro proverbiale pusillanimità, accettano tutto.

Il compito della nuova maggioranza, è quello di dare una ulteriore e significativa stretta alle già coartate libertà individuali.

A completare l’opera è arrivato il coronavirus: una autentica manna per la finanza globalista! Esso si sta rivelando un fantastico espediente per la più pronta instaurazione della dittatura finanziaria. Con un coacervo androide ormai terrorizzato dal nemico invisibile, tutto è più agevole.

Ormai, un governo di incapaci, ha ceduto il comando a un manipolo di incompetenti, per giunta in malafede, i cd tecnici, ai quali ha affidato il compito di assestare il colpo di grazia alle italiche genti. Nelle loro intenzioni si profila un fosco futuro per i sudditi, che intanto se ne stanno codardamente rintanati dentro casa nel timore di un nemico invisibile chissà come e perché arrivato, non accorgendosi intanto del saccheggio che un pugno di rinnegati sta compiendo su quanto faticosamente guadagnato con il proprio sangue da tantissimi scimuniti sacrificatisi nell’illusione di poter costruire un futuro migliore.

Questo saccheggio viene compiuto dalla finanza mondialista grazie ai loro supini burattini politicanti.

Ma, alla luce di questo apocalittico scenario, gli italiani ci sono? I più perniciosi e pusillanimi di loro, si trincerano dietro il consolidato “non mi interessa, tanto non ho nulla da nascondere”. A costoro risponde superlativamente Edward Snowwden, che di queste cose se ne intende: “Affermare che la privacy non ci interessa perché non abbiamo nulla da nascondere è un po’ come affermare che la libertà di parola non ci interessa perché non abbiamo nulla da dire. Il fatto che oggi non ci importi di questa o quella libertà non significa che non possa interessarci domani”. Anche perché, questi campioni di pusillanimità attuano quanto scritto a suo tempo da George Orwell: “Le persone crederanno a ciò che i mass media diranno loro di credere”.

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