di Fabio Tranchina consigliere capitolino M5S. E’ ormai tristemente noto – come rilevato in occasione di numerosi interventi dalla U.O. Gruppo Sicurezza Pubblica ed Emergenziale della Polizia di Roma Capitale – che nei pressi dei Campi Nomadi situati sul territorio capitolino si svolgono continue attività di smaltimento illegale di materiale di vario genere. Il correlato fenomeno dei c.d. “roghi tossici” è divenuto una drammatica quotidianità per gli abitanti di molti quartieri romani – come Tor Sapienza, Colli Aniene, Settecamini, Tiburtino, Ponte di Nona – da tempo costretti a vivere tenendo in casa le finestre costantemente chiuse. Nubi di fumo nero si levano a cadenza regolare dalle aree limitrofe ai Campi, causando uno stillicidio quotidiano per gli abitanti delle zone colpite che respirano giorno dopo giorno una serie di elementi chimici altamente tossici e cancerogeni sprigionati dal fumo degli incendi. Nel quartiere di Tor Sapienza le prime segnalazioni si sono registrate già nel 1992 per i campi di via Casilina 700 e 900 ora sgomberati e, dall’epoca, vengono regolarmente impegnati i Vigili del Fuoco in lunghe operazioni per spegnere le fiamme: da allora, però, sono trascorsi oltre 25 anni di aria irrespirabile! Al fine di arginare i fenomeni criminosi causati dall’accumulo di rifiuti, oltre all’attivazione in alcuni Campi (Barbuta, Candoni e Salviati) di presidi fissi della Polizia Locale – in orario h. 24 -, dall’inizio del mese di marzo u.s. sono stati altresì programmati – per il momento in via sperimentale – controlli mirati e dinamici della Polizia Locale, anche attraverso un pattugliamento del territorio su diverse strade maggiormente interessate dal transito di furgoni nelle vicinanze dei Campi di Barbuta, Candoni, Salone e Salviati. Il rafforzamento delle attività di vigilanza ha permesso di registrare una significativa diminuzione degli interventi di soccorso per incendio in diversi Campi Nomadi; ciò nondimeno, il fenomeno per la sua complessità, vastità e pericolosità non può essere compiutamente ed efficacemente contrastato con le sole risorse umane, finanziarie e tecnologiche fino ad ora messe a disposizione con notevole dispendio di energie da parte di Roma Capitale. Considerato che quando si parla di roghi tossici non si parla solo di sicurezza o di tutela dell’ambiente, ma anche e soprattutto di salute delle persone, i consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno depositato una mozione che impegna la Sindaca a sollecitare il Governo Nazionale e il Prefetto di Roma a predisporre gli interventi necessari a tutela della salute pubblica, volti a prevenire lo smaltimento illegale di rifiuti e i relativi roghi tossici, attraverso l’istituzione di presidi composti da personale della Guardia di Finanza, da unità del Comando per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri e da unità dell’Esercito, con funzioni di agente di Pubblica Sicurezza nonché di Polizia Giudiziaria, che verifichino che nei Campi e nei Villaggi sopracitati non vengano introdotti illegalmente rifiuti e materiali di vario genere potenzialmente incendiabili.
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