Premio Nobel per la Letteratura 2021 a Abdulrazak Gurnah.

di Attilio Runello. Il premio Nobel per la letteratura è stato conferito a Abdulrazak Gurnah, scrittore di lingua inglese nato in Africa, nell’isola di Zanzibar, di origini arabe.
Abdulrazak Gurnah è nato a Zanzibar, una isola sull’oceano indiano che nei secoli è diventata una sorta di melting pot di culture: agli africani nel medioevo si sono aggiunti arabi provenienti dall’Oman, persiani e indiani. Gli arabi avevano trasformato l’isola nella capitale del loro sultanato.
Il tanzaniano Abdulrazak Gurnah vince il Premio Nobel per la Letteratura - DIRE.itAlla fine del quattrocento arrivarono i colonizzatori portoghesi, che un paio di secoli dopo gli arabi riuscirono a mandare via. Alla fine dell’Ottocento arrivarono gli inglesi che lasciarono l’amministrazione al sultano, che controllavano da vicino. Gli inglesi imposero l’abolizione della schiavitu’, fonte di ricchezza dell’isola e ampiamente praticata dagli arabi nei confronti degli africani.
Nel 1963 gli inglesi concessero l’indipendenza, ma solo un anno dopo il sultano fu deposto dalle forze di un partito socialista, che mandò via tutti gli stranieri, arabi compresi.
Abdulrazak Gurnah fu costretto ad emigrare, prima in Kenia e poi in Inghilterra, dove divenne docente e si è occupato di scrittori africani del periodo attuale.
Ha inoltre scritto diversi romanzi, tre dei quali sono stati tradotti da Garzanti.
Abdulrazak Gurnah è venuto in Italia invitato dall’Università’ di Venezia.
Nei romanzi si rifà alla letteratura inglese e racconta vicende a volte crudeli, altre volte ricche di umanità che coinvolgono gli arabi in Africa. È stato letto come un invito all’accoglienza nei confronti degli emigranti.
Tra i suoi romanzi più noti Desertion (2005) tradotto in Italia l’anno dopo da Garzanti con il titolo Il disertore, una storia che narra l’incontro tra un inglese, studioso dell’oriente, e un africano che lo salva nel deserto.
In Italia sono stati pubblicati da Garzanti tre suoi romanzi: oltre a Il disertore, Paradiso (2007) e Sulla riva del mare (2002). La casa editrice milanese sta ora pensando alla loro ristampa.
Il Nobel gli viene conferito “per la sua intransigente e profonda analisi degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel golfo tra culture e continenti”.

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