Porti aperti e Ius soli. Tra qualche mese rimpiangeremo la Lega di Salvini!

di Vittorio Feltri. Zingaretti, nomen omen, ha esordito annunciando che bisogna riaprire i porti. Mentre Bersani, più prudente, ha sostenuto che basta approvare lo ius soli, il cui significato è ignoto al popolazzo bue, per risolvere l’annoso problema degli immigrati. Cosicché abbiamo capito come andrà a finire nel nostro paesello. La sinistra postcomunista, per metterlo in quel posto all’odiato nonché efficiente Salvini, adotterà una politica opposta a quella dell’ex ministro dell’Interno il quale era riuscito brillantemente a frenare le invasioni barbariche, raccogliendo il consenso entusiastico della metà e forse più degli italiani.

In pratica i progressisti si attrezzano per fare incazzare i connazionali riempiendo i loro quartieri, quelli periferici, di africani privi di cultura del lavoro e quindi inadeguati a trovare una occupazione qualsivoglia che non sia quella legata alla raccolta dei pomodori, notoriamente affidata ai caporali del Sud, specializzati nello sfruttamento dell’uomo senza arte né parte.

Il Pd è rimasto in fondo stalinista e becero se si tratta di spremerli, sottopagarli e umiliarli. La mentalità degli eredi dei comunisti è limpida anche al Nord dove i signori degli attici gradiscono l’arrivo di stranieri da adibire ai servizi domestici a basso costo, possibilmente da retribuire in nero, onde risparmiare sui contributi previdenziali.

Assisteremo presto al festival delle porcherie ai danni del personale più sfigato. Il fenomeno sarà talmente evidente e clamoroso che il popolo non tarderà a valutare e a deplorare. Esso si ribellerà e incrementerà il successo elettorale di Salvini, l’unico in grado di adottare, come esperienza insegna, metodi efficaci contro gli sbarchi incontrollati. Date le premesse, va da sè che tra qualche mese la Lega sarà rimpianta e tornerà ad assere considerata il partito più attrezzato onde tutelare gli interessi del Paese. Coloro che ipotizzano una lunga durata dell’esecutivo appena varato si illudono. Chi va contro il comune sentire dei cittadini è destinato a mollare gli ormeggi oppure ad essere cacciato a calci nel sedere. E di tutto si potrà dire di Conte meno che non abbia culo.

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