Piove sul bagnato.

di Redazione. Terremoti, alluvioni, frane, crolli, smottamenti, trombe d’aria, mareggiate, esondazioni, pioggia e vento come non mai!

Alberi, quei pochi ancora rimasti nelle grandi città, abbattuti dal vento e che non saranno più ripiantati. Cornicioni, tegole, tettoie, lampioni, detriti di ogni genere sollevati dalla furia del vento e poi ributtati giù a terra. Morti e feriti. Sembra proprio non avere pace questo martoriato paese, tanto bello ma messo a dura prova non solo dagli umani che lo governano, ma pure dalle intemperie di una natura sempre più devastante. Così i danni causati da una classe dirigente senza più l’etica della cosa pubblica e rari obiettivi collettivi da raggiungere, si vanno a sommare agli altrettanto ingenti danni causati dagli eventi naturali che stanno flagellando in lungo e in largo ciò che resta ancora in piedi di quello che un tempo fu il Belpaese. Insomma, piove sul bagnato. E al debito pubblico, alle manovre in deficit e ai disastri di questa politica si sommano anche le spese per rimettere in sesto ciò che la natura distrugge. Così al danno si aggiungerà anche la beffa, perchè a pagare i danni del disastro saranno sempre i ‘soliti fessi’.

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