Ritorna lo spauracchio della Legge Fornero.

La crisi di governo potrebbe comportare il rischio di tornare alla ‘Legge Fornero’. Infatti, con le dimissioni di Mario Draghi e in attesa delle elezioni, probabilmente, non ci sarà il tempo per lavorare alla riforma delle pensioni.

Insomma, lo spauracchio della Legge Fornero continua ad aleggaire minaccioso sui lavoratori italiani.

Infatti, dal 2023, in assenza di una legge sulle pensioni, tornerebbe in vigore la Fornero. Ovvero quella odiosoa legge che permette di andare in pensione a 67 anni di età, oppure anticipando, perdendoci parecchi denari nell’assegno a fine mese: a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e a 41 anni e 10 mesi per le donne.

Ma oggi più che mai serve al paese una riforma delle pensioni che da una parte apra ai giovani il mondo del lavoro e che dall’altra garantisca ai lavoratori italiani di godersi la pensione da vivi e non al camposanto e con un assegno dell’importo pari all’ultimo stipendio percepito.

Se stiamo in Europa, non si vede perchè non dobbiamo adeguare stipendi e pensioni alla media Ue.

Noi italiani, invece, siamo i lavoratori europei con gli stipendi più bassi e l’età pensionabile più alta del Vecchio continente.

A volte tornare indietro è la via migliore per non commettere altri errori e in termini di riforma previdenziale questa sembra la strada miglioe: garantire una pensione con un limite massimo di età anagrafica a 65 anni e con un assegno previdenziale che garnatisca ai futturi pensionati almeno lo stesso tenore di vita di quando erano in servizio.

 

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *