Pensioni. Il 2021 è l’ultimo anno di ‘Quota 100’!

di Redazione. Carpe diem, o nella fattispecie sarebbe meglio dire Carpe pesionem, dal momento che alla fine del 2021 verrà meno Quota 100, ma verranno meno anche Ape sociale e Opzione donna.

Insomma, per i pensionandi non si prospetta certo una buona pensione e se l’Italia accetterà d’indebitarsi ulteriormente accettando il “prestito europeo” senz’altro le pensioni saranno materia di scambio con Bruxelles, e i futuri pensionati saranno i primi a dover pagare il conto.

Quindi chi ha i requisiti per Quota 100, farebbe bene a non perdere questo treno perchè del doman non v’è certezza!

Prepariamoci, quindi, ad una riforma del sistema pensionistico in grado di superare Quota 100, appunto, ma verranno meno anche Ape sociale e Opzione donna.

E comunque, per tutto i 2021 si potrà ancora andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contribuzione.

Rispetto al futuro si parla invece di soluzioni come Quota 102 e Quota 41, con varie sfumature alternative.

QUOTA 102. La soluzione di cui si parla maggiormente è quella di una Quota 102 con un aggravio del criterio anagrafico. In sostanza si vorrebbe passare dai 62 anni quale requisito minimo per accedere alla pensione a 64 anni. Resterebbe fermo, invece, il requisito contributivo dei 38 anni di versamenti contributivi.

QUOTA 41. A fianco a questo meccanismo potrebbe essere valido quello di Quota 41, ovvero la possibilità di accedere al pensionamento con i 41 anni di contribuzione.

 

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2 Responses

  1. EuroExit ha detto:

    Non solo, caro franco, se accettiamo il Prestito Ue prepariamoci ad una valanga di tasse soprattutto su casa e risparmi.

  2. mele franco ha detto:

    Se l’Italia abbocca all’amo del MES Bruxelles ci farà andare in pensione a 70e più anni!

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