Pensione “fai da te”? Non è questa la strada giusta!

Sul blog di Beppe Grillo si legge di un fantomatico “Vademecum per l’uomo di strada, sul come costruire una pensione privata”. In buona sostanza quello che si consiglia è di investire in azioni e obbligazioni per costruirsi una pensione integrativa, affidando alle banche i propri risparmi. Approvato e sottoscritto che con le attuali regole si è costretti a lavorare fino a 70 anni per essere poi collocati a riposo con un assegno previdenziale assai simile ad una pensione sociale, è anacronistico come il Movimento5Stelle – da sempre contro i poteri forti e le stesse banche – pensi, invece, ad una soluzione simile per una eventuale “pensione fai da te”, consegnando così, non solo il nostro oggi, ma pure la nostra vecchiaia agli istituti di credito.
Non è certo questa la strada giusta per ottenere una pensione dignitosa e garantirsi una vecchiaia serena. Quel che, invece, serve è abolire la riforma Fornero, subito, oggi stesso, svecchiare il mondo del lavoro pensionando senza penalizzazioni i più anziani e occupando i giovani. Ma soprattutto rivedere al rialzo gli attuali coefficienti di trasformazione del montante contributivo per garantire a chi ha versato i contributi all’Inps per una vita intera, una pensione che sia il più possibile vicino all’ultimo stipendio percepito. Altrimenti meglio non lavorare più in ‘chiaro’, aspettare il reddito di cittadinanza e la pensione sociale, e lavorare in ‘nero’ all’insegna del “chi lavora mangia, chi non lavora mangia due volte”!

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