Passaggi.

di Marina Serafini. Quanti passaggi in questa vita che ha il sapore del mare. Incontro e sfioro persone, un po’ mi avvicino, un po’ mi trattengo…

Una risata, un abbraccio, o resto in disparte a guardare, mi soffermo a pensare. Rotolano parole nella gola, intanto che gli occhi si inondano di dense emozioni. Speranza, illusioni e disincanto.

Guadagno la strada affermando con la pianta dei piedi il percorso che scopro, di tanto in tanto saltello e sorrido, e cammino, catturata da particolari curiosi, attratta da luci indistinte che poi si rivelano vane.

Mi accendo e poi crollo, frastornata da tutto quel vuoto.

Passaggi di vita  che sfumano, eterei o incisivi, tra scoperte eccitanti e delusioni insistenti. Ho trattenuto tiepide dita, e ho lasciato che il fiato sottile di un altro mi scaldasse la pelle del viso. Il mio volto e la sua pelle, corpi e pensieri. Emozioni e respiri.
Nomi e parole, luoghi di esistenza in un tempo infinito. Che poi passerà.

Siamo solo individui, persone più o meno capaci, con poco coraggio che ostentano forza, a volta, ma senza crederci troppo.

Inganni e finzioni, ingenua esposizione di sé e spasmi emotivi. Nel bello e nel brutto. Altalenante andamento, su questa terra compatta, che ci sostiene  con la sua tolleranza discreta e potente.

Polvere su polvere, in un mondo che non ci appartiene e che non sappiamo conoscere. Noi andiamo e facciamo molto rumore, ma non sappiamo ascoltare.
E così restiamo soli.

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