Oltre 32.000 gli emigranti sbarcati quest’anno!

di Attilio Runello. Oltre trentaduemila il numero degli emigranti sbarcati riportato sul sito del Ministero dell’Interno.
L’anno scorso sono stati novemila, di cui oltre la metà con il governo giallorosso.
Circa un terzo provengono dalla Tunisia, paese che non ha le caratteristiche per parlare di concessione di asilo politico.
Se ne è parlato nei media sino ai primi di novembre, soprattutto per il sovraffollamento della struttura di Lampedusa o per la necessità di ottemperare alle regole anticovid. In altre parole per far fare la quarantena agli emigranti. Le navi quarantena ai primi di ottobre erano cinque.
Adesso l’argomento sembra caduto nel dimenticatoio, anche per la ripresa del coronavirus, che ci ha portato ad essere fra i primi tre paesi al mondo per gravità della situazione.
Ai primi di ottobre si è avuto la modifica dei decreti sicurezza di Salvini. Con i nuovi decreti si amplia notevolmente la protezione internazionale.
“Alle categorie di permessi convertibili già previste, si aggiungono quelle di protezione speciale, calamità, residenza elettiva, acquisto della cittadinanza o dello stato di apolide, attività sportiva, lavoro di tipo artistico, motivi religiosi e assistenza ai minori.”

In altre parole forse tutti con una buona assistenza giuridica possono richiedere un permesso per rimanere in Italia. Possiamo ipotizzare che le nuove norme incrementeranno le partenze e per l’anno prossimo potremmo ritornare ad avere i grandi numeri del governo Renzi.
Agli sbarchi di Lampedusa bisogna aggiungere le migliaia di emigranti che entrano in Italia attraverso la Slovenia. Mentre il confine con la Svizzera è delimitato da una rete di confine non c’è nulla di simile al confine con la Slovenia.
E naturalmente l’attuale governo non sembra essere intenzionato a proteggere i confini.

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5 Responses

  1. Anonimo ha detto:

    Dove dove si prendono le risorse X mantenere degnamente questi nuovi arrivati?

  2. Lina Satri ha detto:

    Caro roberto b,
    ma stai scherzando!? Se non ci diamo del tu sul web vuol dire che stiamo alla fine del mondo!
    Condivido il fatto di provarci anche se vivere di sogni è come vivere sopra le nuvole!

  3. roberto b ha detto:

    Gent.le Lina Satri,
    Io ci provo non so tu.
    Non offenderti per il “tu”
    ti saluto roberto b

  4. Lina Satri ha detto:

    Caro roberto b,
    hai detto bene, la tua è pura utopia! Come il “porgi l’altra guancia” oppure che “la legge è uguale per tutti” oppure ancora “ama il prossimo tuo come te stesso”! Tutte belle intenzioni, ma per l’appunto solo intenzioni che neppure la Chiesa sa tramutare in fatti concreti e in vita reale.

  5. roberto b ha detto:

    La necessità delle barriere, del filo spinato, è insito in chi dice “padrone a casa mia” non specificando mai se casa sua è : le due stanze in condominio, il piccolo borgo,il comune, la provincia, la regione, lo stato o il mondo intero. L’umanità ha già avuto situazioni analoghe, e pur avendo innalzato barriere fisiche, economiche o militari ha fatto sempre flop. Venezia che mette il biglietto d’ingresso è un filo spinato. Vivere nel mondo vuol dire non avere frontiere avere spazzi liberi per muoversi, lo so questa è utopia.
    un saluto roberto b

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