Old economy: il mestiere più antico del mondo e le casalinghe squillo!

Old economy. Il mestiere più antico del mondo non va mai in crisi e dopo le studentesse seduce pure le casalinghe, squillo a tempo libero, rigorosamente di nascosto di mamme e mariti, e che diventano ricche con 10 mila euro al mese: “Manteniamo comunque il lavoro precedente come ‘copertura’.
Prima di iniziare quest’attività facevamo le colf, le baby-sitter, le cameriere, e quando lavoravamo anche nei week-end guadagnavamo appena 1000 euro al mese. Ora possiamo arrivare anche a 10 mila, li mettiamo tutti in banca perché vogliamo dare un futuro migliore ai nostri figli. Manteniamo comunque il lavoro precedente come ‘copertura’.
I nostri mariti non sanno nulla, e non sono volpi”.  Sono casalinghe, baby-sitter, cameriere che fino a qualche tempo fa facevano fatica a sbarcare il lunario. Ora si sono “organizzate” decidendo di “arrotondare” il bilancio familiare prostituendosi. Sono quattro bellissime donne, di età compresa tra i 24 e i 49 anni che si sono organizzate in quella che appare a tutti gli effetti una cooperativa del sesso a pagamento: hanno preso in affitto un appartamento in cui offrono le loro prestazioni, e dagli annunci sessuali sul web al passa parola la loro popolarità, e naturalmente il giro d’affari, sta via, via crescendo.
Le “fantastiche quattro” sono donne da tempo sentimentalmente impegnate: due di loro sono sposate con figli, le altre sono fidanzate da molti anni, ma nonostante ciò mandano avanti da tempo e con successo il loro ‘business’: “Abbiamo regole molto rigide: non vogliamo stranieri e anziani.
La nostra clientela è composta da uomini tra i 24 e i 50 anni, alcuni ci apprezzano perché non siamo professioniste e si sentono più a loro agio, altri si innamorano e vorrebbero che smettessimo per loro, ma siamo già impegnate.
Ovviamente stiamo attente a non spendere i soldi che incassiamo per non destare sospetti non tanto nei nostri compagni, quanto nelle nostre madri. Però intanto ci divertiamo e facciamo soldi, tutti esentasse. Mi auguro proprio che lo Stato non legalizzi la prostituzione, altrimenti colpirebbe noi come fa già con gli imprenditori”.

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