Oggi è la festa di San Gennaro!

di Martina Brusini. Oggi, 19 settembre, a Napoli (e non solo) si celebra la festa di San Gennaro, una delle figure più importanti del panorama partenopeo, patrono di Napoli e Santo noto e venerato in tutto il globo.

Come ogni anno la città si veste a festa per quella che è sì una celebrazione religiosa, ma anche una ricorrenza mista, dove credenze e superstizione si fondono in attesa del famoso miracolo della liquefazione.

Secondo la tradizione il sangue del martire, raccolto dopo la sua decapitazione nel 305 d.C. e custodito oggi nel Duomo di Napoli, si sarebbe sciolto per la prima volta ai tempi di Costantino I, quando il vescovo Severo fece trasferire le sue spoglie dall’Agro Marciano, dove era stato sepolto, a Napoli.  La tradizione popolare vuole che il miracolo sia stato determinato dall’incontro tra la testa ed il sangue del Santo e l’evento viene ricordato sia da un altorilievo posto nella Basilica in via S. Gennaro ad Antignano, dove si osserva Eusebia che, genuflessa, dona le ampolle al Vescovo che guida la processione, sia dal cippo che nel 1941 venne posto dalla delegazione pontificia a poca distanza dalla stessa Basilica.

Storicamente, la prima notizia documentata delle ampolle contenenti la presunta reliquia del sangue di San Gennaro risale soltanto al 1389, quando, nel corso delle manifestazioni per la festa dell’Assunta, furono esposte pubblicamente. Il 17 agosto di quell’anno fu quindi organizzata una grandissima processione per assistere al miracolo: il liquido conservato nell’ampolla si era liquefatto “come se fosse sgorgato quel giorno stesso dal corpo del santo”.

Oggi le due ampolle, fissate all’interno di una piccola teca, sono conservate nella cassaforte dietro l’altare della Cappella del Tesoro di San Gennaro. Tre volte l’anno (il sabato precedente la prima domenica di maggio e negli otto giorni successivi; il 19 settembre e per tutta l’ottava delle celebrazioni in onore del patrono, ed il 16 dicembre), durante una solenne cerimonia religiosa guidata dall’arcivescovo, i fedeli accorrono per assistere al miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro.

La liquefazione in tempi rapidi viene considerata un segno di buon auspicio per il futuro e viene accolta dai devoti con preghiere, urla di giubilo, gioia, abbracci ed applausi; al contrario, il ritardo o il mancato scioglimento del sangue sono invece considerati come segni negativi.

La solennità di San Gennaro si articolerà oggi in due fasi: le celebrazioni liturgiche, con una messa solenne, che si terrà alle ore 18 nella parrocchia di S. Giovanni dei Fiorentini, presieduta dal vescovo, monsignor Lucio Lemmo e successivamente la tradizionale solenne processione lungo il tracciato dell’antica via Antiniana e delle strade storiche del quartiere, con le tre chiese dedicate al santo.

E’ questo certamente uno dei momenti religiosi più sentiti della città di Napoli, ma quest’anno accanto alle cerimonie religiose ci sarà di più: “Il ritorno della festa di San Gennaro”. Se a New York, o più precisamente a Little Italy, ogni anno si organizza una vera e propria festa di San Gennaro, la città che ne custodisce le spoglie non poteva essere da meno.

Ebbene, per quest’anno Gianni Simioli, direttore artistico della Kermesse, promette una tre giorni di musica, grandi ospiti, arte e festeggiamenti in onore del Santo. Il primo momento del Ritorno della festa di san Gennaro sarà dedicato alla cultura e alla valorizzazione della zona di via Duomo, dove i musei resteranno aperti fino alle ore 22: un’ occasione da non perdere per visitare perle del patrimonio artistico della città!

Non solo shopping e buon cibo, ma tanta arte – sottolinea Gianni Simioli – via Duomo è una delle poche strade al mondo ad avere ben otto musei straordinari tutti concentrati in una sola zona, abbiamo il dovere di divulgare, esportare e valorizzare il nostro patrimonio artistico… anche questa è la mission del Ritorno della festa di san Gennaro”. 

Ma la devozione per il Santo Patrono di Napoli non ha confini e i napoletani l’hanno portata in tutto il mondo: quella in onore di San Gennaro è infatti anche la più grande, la più famosa e la più lunga festa religiosa che si svolga a New York, dove, fino a domenica 22 settembre, Little Italy si trasformerà in una grande Napoli per l’87ª edizione della ‘Feast of San Gennaro’ che da ormai diciassette anni a questa parte è presentata e organizzata dall’ organizzazione no-profit ‘Figli di San Gennaro’.

La prima edizione risale al addirittura al 1926, quando un buon numero di emigranti arrivati da Napoli si stabilirono lungo Mulberry Street, strada diventata poi negli anni celebre simbolo di Little Italy.

Da quel giorno, lontano, i napoletani prima, poi tutti gli italiani e italoamericani, hanno continuato quella tradizione e la festa, che all’inizio si svolgeva esclusivamente nel giorno dedicato al Santo, si è sviluppata fino agli 11 giorni attuali, con bancarelle, strade chiuse al traffico e Little Italy  invasa dai sapori e colori di Napoli, trapiantati anche a migliaia di chilometri di distanza. Undici giorni di festa quindi, ma il 19 settembre, giorno del Santo Patrono, anche a New York, si svolge la processione religiosa, con la statua di San Gennaro che percorre tutta Mulberry Street e Mott Street, tra Canal e Houston Street.

Anche se c’è un’atmosfera di grande festa – spiega Emily De Palo, residente della zona e facente parte dei ‘Figli di San Gennaro’ – si tratta davvero di una celebrazione religiosa, tramandata dai nostri nonni. Per undici giorni e altrettante notti, le strade di Little Italy si riempiono di gente felice, di ogni razza e di tutte le origini, che degusta tutte le specialità della favolosa cucina italiana, ascoltando musica e divertendosi. Ma c’è una chiara finalità religiosa in tutto questo, che non si dimentica mai e che diventa evidente il 19, nel giorno dedicato al nostro Santo“.

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *