O si cambia per davvero e subito, altrimenti meglio andare al voto!

Sale il debito pubblico italiano, sale il tasso di disoccupazione, aumentano le tasse, scende il potere d’acquisto delle famiglie italiane, le medie e piccole aziende abbassano le saracinesche e la ripresa economica è un miraggio che si allontana ogni giorno di più!

Abbiamo ormai poco tempo per “salvarci”, ma se non si cambia subito rotta il rischio è quello di andarsi a schiantare contro il muro sempre più prossimo e minaccioso del fallimento! Questo governo e questo parlamento devono dimostrare subito, senza ulteriori incertezze e giochi di Palazzo, di saper dare una svolta radicale al Sistema-Italia, di mantenere le promesse fatte dopo essersi proposti come la generazione del cambiamento
In caso contrario, meglio cambiare squadra e andare subito alle urne!
Alcuni vanno ancora blaterando – senza cognizione di causa – di vedere la fine del tunnel. Ma sono soltanto ciechi di fronte al crollo del Paese e sordi al cospetto delle macerie di un’intera Nazione! Purtroppo, il tempo che separa l’Italia dal fallimento è scaduto. E suona sulle nostre teste la campana dell’ultimo giro: sta a noi cittadini far sì che questa campana non suoni a morto, ma che annunci al mondo intero e soprattutto all’Europa dei mercati, la rinascita del popolo italiano!
Senza creare nuovi posti di lavoro, senza stipendi e pensioni adeguati al costo della vita, non si va da nessuna parte: i consumi non si rilanciano, le aziende chiudono e il Paese muore. Siamo caduti in depressione, nel vortice di un circolo vizioso che ci trascina sempre più in fondo, perché anche chi ha ancora voglia di cambiare va a sbattere inesorabilmente contro il vecchio e rovinoso Sistema-Italia!
Con estrema urgenza occorrono provvedimenti legislativi tesi a rilanciare il Paese.

  • Il debito pubblico deve essere immediatamente ricontrattato, facendolo pagare agli speculatori, agli usurai e a coloro che hanno contribuito a farlo crescere lucrando sulla crisi italiana e del sud Europa, rinegoziando i parametri di Maastricht e svincolandosi dai diktat della Troika. 
  • Le banche devono tornare a fare le banche, cioè ad allentare i cordoni della borsa e ad aprire il credito alle imprese.
  • I soldi dei cittadini devono essere spesi nell’interesse della cosa pubblica e non sperperati, rubati e mangiati dagli amici degli amici.
  • Le tasse vanno abbassate, commisurate alla reale ‘ricchezza’ di ogni singolo cittadino e soprattutto fatte a pagare a tutti.
  • La burocrazia deve essere riformata, una volta per tutte, intervenendo col bisturi e non con un’aspirinetta!
  • I costi della politica devono essere drasticamente ridotti, a cominciare dal numero e dalle retribuzioni degli addetti ai lavori per finire all’ultimo degli uscieri della Camera dei deputati.

    Bisogna finalmente trovare il coraggio di dire “BASTA” ai privilegi della casta, “BASTA” agli sprechi e agli stipendi d’oro! A cominciare dai cosiddetti “super-stipendi” di alcuni dipendenti pubblici più “privilegiati” di altri, benchè per entrambi il datore di lavoro sia sempre lo stesso: lo Stato italiano! Bisogna spezzare quel dispendioso meccanismo per le tasche dei contribuenti, secondo il quale più si è vicini al potere più si gode di luce riflessa, ovvero dei vantaggi, dei privilegi e soprattutto degli stipendi riservati agli inquilini di Quirinale, Montecitorio, Palazzo Madama, Corte dei Conti, Csm e via discorrendo. Così pure come avviene nei ministeri, nelle regioni, nelle province e nei comuni, dove più si è vicini alla “stanza dei bottoni” più si “guadagna”, più si è vicini al “capo” e più alto è lo stipendio,seppure a parità di anzianità, qualifica e titolo di studio con gli altri “colleghi” dei piani inferiori! Basta spostarsi di appena qualche stanza o svoltare un corridoio per trovare retribuzioni nettamente inferiori a quelle percepite da chi siede vicino al “fuoco”!

  • E’ proprio da qui che bisogna cominciare a “tagliare” se vogliamo davvero salvare il Paese dalla bancarotta!

  • Quindi diciamo: BASTA CASTA! – BASTA DISUGUAGLIANZE! – BASTA INGIUSTIZIE E PRIVILEGI! – BASTA LAVORATORI DI SERIE “A” E LAVORATORI DI SERIE “B”! – BASTA STIPENDI D’ORO: A PARITA’ DI REQUISITI, PARITA’ DI RETRIBUZIONE IN TUTTA LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE! – NON E’ PIU’ ACCETTABILE CHE UN DIPENDENTE DEL QUIRINALE, DELLA CAMERA O DEL SENATO GUADAGNI CINQUE, SEI VOLTE DI PIU’ DI UN IMPIEGATO DEL CATASTO CON PARI REQUISITI. – E’ INACCETTABILE PER GLI STESSI DIPENDENTI PUBBLICI. – E’ INACCETTABILE PER I CITTADINI CHE LI PAGANO A FRONTE DI TASSE SEMPRE IN AUMENTO E SERVIZI SEMPRE PIU’ CARENTI. – E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI RIDURRE SPRECHI E PRIVILEGI. – MIGLIORIAMO L’EFFICIENZA E L’EFFICACIA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 
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