Nuovo Dpcm Conte, coprifuoco e 3 aree di criticità.

di Redazione. Se a proposito di Coronavirus la scienza ci ha capito poco e niente (ma allora non si spiega come faranno a mettere in produzione il vaccino solo tra qualche mese!?), il governo, l’opposizione e i tuttologi di ogni dove, ci stanno capendo meno che meno.

Ormai l’iter governativo al contrasto del Covid19 appare abbastanza delineato e piovono Dpcm uno dietro l’altro: nessuno si azzarda più a chiudere tutto d’un botto l’intero paese, come nella scorsa primavera, anche perchè, economicamente parlando, non possiamo permettercelo, ma dobbiamo abituarci a chiusure a macchia di leopardo.

Un pò come avviene per le targhe alterne, il palliativo per combattere l’inquinamento, idem per il Covid19! Con la differenza che coprifuoco e lockdown di quartieri, città e regioni verranno annunciati in tv, a colpi di Dpcm dei quali francamente abbiamo perso il conto.

Il presidente del consiglio in persona ci dirà, quindi in diretta tv, giorno per giorno come dobbiamo comportarci per evitare che il virus ci stenda in un letto d’ospedale (ammesso di trovarne uno libero) o, peggio ancora, direttamente in una cassa da morto.

Quindi prepariamoci ad una sfilza di Dpcm!

Nel nuovo Dpcm, che dovrebbe essere firmato oggi, martedì 3 novembre, saranno indicate 3 aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive. L’inserimento di una Regione in una delle tre aree avverrà con un’ordinanza del ministro della Salute.

Questi scenari dovranno tener conto di vari parametri: l’indice Rt prima di tutto, ma anche il numero dei casi sintomatici, i ricoveri, i casi nelle Rsa, la percentuale di tamponi positivi, il tempo medio tra sintomi e diagnosi, il numero di nuovi focolai e l’occupazione dei posti letto negli ospedali sulla base dell’effettiva disponibilità.

Oltre a una nuova limitazione a spostamenti da e verso le Regioni con elevati coefficienti di rischio, salvo esigenze di lavoro, studio e salute, il governo è intenzionato ad dottare a livello nazionale limiti alla circolazione delle persone “nella fascia serale più tarda”.

COPRIFUOCO. Benché alcuni parlino di un coprifuoco alle 18, come succede peraltro già in Piemonte, l’orientamento del Governo sembrerebbe essere quello di imporre una chiusura alle 21. L’ora di inizio del coprifuoco non è comunque ancora stata ancora stabilita.

Uno dei parametri tenuti in considerazione per stabilire se una Regione rientra nella fascia 1, 2 o 3 è l’indice di contagio Rt.

L’allerta scatta quando L’Rt supera 1,5: al momento, sono 13 le Regioni che nell’ultimo report dell’Iss risultano oltre la soglia: Calabria (1,66), Emilia Romagna (1,63), Friuli Venezia Giulia (1,5), Lazio (1,51), Liguria (1,54), Molise (1,86), Provincia di Bolzano (1,96), Provincia di Trento (1,5), Puglia (1,65), Umbria (1,67) e Valle d’Aosta (1,89). Due Regioni superano addirittura quota 2: Piemonte, a 2,16, e Lombardia, a 2,09.

L’indice Rt non è però l’unico criterio, ma si devono registrare anche incidenza dei casi e gravità cliniche elevate, con pressione sostenuta per i dipartimenti di prevenzione e i servizi assistenziali nelle diverse Regioni.

Le 3 aree in cui sarà divisa l’Italia:
– moderata
– alta/molto alta per meno di 3 settimane consecutive
– alta/molto alta per più di 3 settimane consecutive, e situazione non gestibile.

Aspettando il prossimo Dpcm… una Regione rimarrà in un’area o passerà ad un’altra a seconda della situazione epidemiologica. Il meccanismo di entrata e uscita in una categoria o in un’altra, così come le misure che scatteranno (che non sono ancora stati decisi) saranno automatici.

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4 Responses

  1. Giulia-Na ha detto:

    Mummiarella è uno messo lì per giustificare gli stipendi d’oro di tutti gli impiegati Quirinalizi!!!!

  2. il Tasso del miele ha detto:

    E Mummiarella sempre tace e se la gode:beato lui

  3. il Tasso del miele ha detto:

    Tutti proni compresi i leader maximi del centrodestra davanti al nuovo re del Paese

  4. Giacomo-TO ha detto:

    La Repubblica non è fondata sul lavoro, bensì sui DPCM del nuovo RE d’Italia CONTE&Casalino che bella vita dobbiamo fare 🙁 🙁 🙁 🙁 e Mummiarella tace…

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