Pensioni: ‘Opzione Tutti’, uomini e donne!

Anche gli uomini potranno andare via dal lavoro già a 58-59 anni e con 35 anni di contributi, perdendo fino al 30% della pensione. Ma ormai tutti sanno che con il modello contributivo se si va in pensione prima si va con un minore assegno pensionistico e questo sarebbe il duro prezzo da pagare per chi proprio non ce la fa più a tirare la carretta.

L’anticipazione sarebbe sfuggita a Giorgia Meloni, alle prese con la formazione del suo governo. Un’ipotesi per superare definitivamente la legge Fornero.

La cosiddetta ‘Opzione Uomo’ permetterebbe, infatti, da una parte di mantenere le promesse elettorali di Fratelli d’Italia su una maggiore flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, dall’altra di realizzare una riforma senza compromettere in maniera eccessiva i conti pubblici.

In pratica, come accade oggi per le lavoratrici, anche i lavoratori dovrebbero poter accedere alla pensione a 58-59 anni e 35 anni di contributi, a condizione che accettino il calcolo interamente contributivo del trattamento: il che solitamente comporta un taglio dell’importo variabile a seconda degli anni di lavoro precedenti al 1995, un taglio che può andare dal 15 al 30 per cento. Ma si tratta di percentuali che vanno viste caso per caso, perché entrano in gioco molteplici aspetti.

L’ipotesi si aggiungerebbe alla proposta di riforma previdenziale avanzata dalla Lega che invece prevede la cosiddetta ‘Quota 41’ e uscita flessibile a 62-63 anni, con la possibilità di discutere in questo caso una possibile riduzione dell’assegno rispetto all’età di vecchiaia standard fissata a 67 anni.

Landini (Cgil): «Green pass obbligatorio in azienda? Non sono contrario»- Corriere.itIl segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, boccia sul nascere l’ipotesi di pensionamento anticipato a 58/59 anni con riduzione del 30% dell’assegno: “Mandare in pensione le persone riducendogli l’assegno non mi pare sia una grande strada percorribile. Credo che il tema sia quello di affrontare la complessità del sistema pensionistico. Credo poi – sottolinea – che ci sia un altro tema di fondo per dare un futuro pensionistico a tutti i lavoratori: bisogna combattere la precarietà”.

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *