Non se ne può più, ma cosa ci deve ancora succedere con questo governo? di S. Castelletto
di Simone Castelletto. A Torino stiamo vivendo una situazione secondo me paradossale, per non dire pazza. Scuole chiuse e Porta Palazzo aperto in pieno funzionamento. Ogni santo giorno migliaia molte migliaia di persone si incontrano, a distanza inferiore al metro, vendono, acquistano, parlano… Ma ha un senso? Chiudere le scuole e lasciare aperta una babilonia come Porta Palazzo, con Rom che girano e sporcano liberamente. Siamo alle comiche, per essere gentili.
Una dote essenziale per un buon politico è prevedere le conseguenze a breve e medio termine delle decisioni prese per la collettività. Le emergenze sono sempre da tenere in conto, non si può sempre decidere in base alle convenienze elettorali, pensare sempre alle prossime elezioni. In Italia troppo spesso, anzi sempre, la Partitocrazia pensa solo a perpetuarsi.
Non se ne può più, ma cosa ci deve ancora succedere con questo governo?
Complimenti per il servizio che svolgete.
Non vedo più da queste parti il mitico Giacomo-TO, non è che s’è beccato il Coronavirus pure lui?
COSI’, OGGI A QUELLI DEL CENTRO DESTRA; secondo me. E secondo voi? — Scusatemi vi prego, ma così pecchiamo di ingenuità. Mi spiego. La maggioranza che è al governo, non può accettare le proposte della minoranza in parlamento; semplicemente perchè voi fareste lo stesso al loro posto. Ma può accettare miglioramenti alle sue proposte, per cui, meglio essere realisti e puntare ad ottenere il massimo possibile in questo senso. Loro possono accontentarvi finchè non rischiano parte del consenso popolare. Chiaro no. Infine, e se neanche con una crisi così grave abbiamo il coraggio di fare finalamente la più volte annunciata e mai fatta revisione della spesa pubblica, rigorosa e severa, come il caso richiede, compresi i suggerimenti della CGA di Mestre, vuol dire che… cosa vuol dire… E perdere questa grande opportunità (per toccare anche i “santuari”…) è da… Vi prego, l’Italia non merita di fare la fine che sta facendo. Cordialità e, tanta, tanta Speranza.