Niente più cavi da cambiare: un caricabatterie universale per tutti i cellulari?

Ormai telefoni e smartphone, o come diavolo volete chiamarli, sono come la carta igienica, usa e getta, considerate le nuove tecnologie che sfornano ogni mese modelli sempre più nuovi e performanti. Ma se il telefonino finisce in discarica il caricabatterie, almeno quello, potrebbe continuare ad essere usato. Manco per sogno. Ogni cellulare ha il suo caricabatterie!

Ma finalmente dalla Ue arriva una buona notizia in tal senso: un caricabatterie universale per smartphone e altri dispositivi mobili in tutta l’Ue. È questa la proposta della Commissione europea, che sarà presentata ufficialmente domani.

Bruxelles richiede a tutti i produttori di utilizzare un punto di ricarica comune USB-C e di rendere i protocolli software di ricarica interoperabili tra marchi. Nell’ottica di ridurre i rifiuti elettronici, le aziende dovrebbero anche smettere di vendere caricabatterie nuovi per ogni dispositivo dando ai consumatori la possibilità di usare i loro vecchi cavi.

Ai produttori, infatti, sarà richiesto di astenersi dall’inserire nella confezione di smartphone, tablet e auricolari anche nuovi caricabatterie, dando ai consumatori la possibilità di riutilizzare i loro vecchi cavi, per ridurre i rifiuti elettronici e andare a sostegno dell’ambiente.

Con l’approvazione del Parlamento europeo data quasi per scontata dai più a Bruxelles (nel 2020 la risoluzione non legislativa degli eurodeputati a favore del caricatore universale passò con 582 voti a favore, 40 contrari e 37 astenuti), la proposta dovrebbe essere adottata nel 2022. La Commissione dovrebbe quindi concedere agli Stati membri un anno per recepirla nelle legislazioni nazionali e i produttori avranno poi un altro anno per implementare le norme. Se non ci saranno intoppi, il cavo unico potrebbe ricaricare i dispositivi di tutti gli europei dalla metà del 2024. Il problema, però, come avvertono diverse associazioni, è che la spesa extra potrebbe essere scaricata dalle aziende produttrici direttamente sui consumatori.

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *