Nel lunedì nero delle tasse, “loro” pensano alla legge elettorale!

Dopo l’euforia per l’uno due inferto all’Inghilterra al mondiale carioca, oggi è un altro giorno e si ricomincia da capo. La settimana si apre, infatti, con la giornata più nera per gli italiani chiamati a versare la prima tranche del “grande salasso”. Una coincidenza di scadenze fiscali lo rende infatti un appuntamento con l’Erario tra i più pesanti. I contribuenti italiani, siano essi famiglie o imprese, dovranno versare complessivamente al fisco ben 54,5 miliardi di euro! Così il tricolore sventolato per la vittoria degli azzurri viene messo da parte con la speranza di riprenderlo nelle prossime partite. 
E anche i 5stelle ammainano, almeno così sembra per il momento, la bandiera del cosiddetto “populismo” e, guardando ai risultati elettorale, s’inchinano a Renzi e cambiano strategia: “Vogliamo incontrarlo per trattare”! Proprio così! A sorpresa dal blog di Beppe Grillo i “duri e puri” si dichiarano ora disponibili a trattare con Matteo Renzi di legge elettorale. 
Adesso anche i pentastellati si mettono a fare i “politici” e tendono la mano proprio a colui che fino a ieri era considerato “l’ebetino di Firenze”, “il Renzie di Amici”, “l’amico del pregiudicato”! 
La svolta è stata spiegata dal Movimento5stelle principalmente con la legittimazione popolare avuta da Renzi alle recenti elezioni: “Sono avvenute due cose che hanno cambiato lo scenario: il M5S ha una legge approvata dai suoi iscritti (e non discussa a porte chiuse in un ufficio del Pd in via del Nazareno) e Renzi è stato legittimato da un voto popolare e non a maggioranza dai soli voti della direzione del Pd. Quindi qualcosa, anzi molto, è cambiato.” 
Si trascura, però, un piccolo dettaglio: il Pd ha sì vinto le elezioni eruopee, ma quel fatidico 40% di preferenze va rapportato al 60% scarso di coloro che si sono recati alle urne e sommato alla valanga di schede bianche e nulle! Ragion per cui il partito di Renzi non è senz’altro rappresentativo della maggioranza, ma soltanto di una esigua minoranza del popolo italiano. 
Detto ciò, il M5S cambia rotta e da oggi punta dritto al grande tavolo delle trattative politiche rilanciando la sua proposta di riforma elettorale: “ La legge M5S è di impronta proporzionale, non è stata scritta su misura per farci vincere come è stato per l’Italicum, scritto per farci perdere. E ora? Se Renzi ritiene che la legge M5S possa essere la base per una discussione comune, il cui esito dovrà comunque essere ratificato dagli iscritti al M5S, Renzi batta un colpo. Il M5S risponderà.” 
La risposta del premier è arrivata immediata all’eventuale incontro con i 5stelle: “Ma questa volta, magari, lo streaming lo chiediamo noi – ha detto Renzi – E’ bene che non ci siano né patti segreti né giochini strani.”. 
Sperare di vedere l’Italia di Prandelli giocare la finale dei mondiali è una speranza del tutto legittima. Pensare a Renzi, Berlusconi e Grillo che dopo mille insulti se la giocano insieme sulla legge elettorale è la riprova di come ogni cosa nel Belpaese finisca immancabilmente a “tarallucci e vino”!
Intanto i soliti tartassati stanno in coda alle Poste per pagare bollette, cedolini e F24!

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LETTERA APERTA DI GRILLO A RENZI.Gentile Presidente del Consiglio Matteo Renzi, sono passati ormai sei mesi da quando la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità delle principali disposizioni della legge per l’elezione della Camera e del Senato. A seguito di tale sentenza, risulta oggi in vigore una legge elettorale marcatamente proporzionale che prevede la possibilità di esprimere un voto di preferenza. Lei ha più volte manifestato la volontà di modificarla, perché essa non sarebbe in grado di garantire la governabilità. Per raggiungere questo obiettivo, Lei ha concordato con Forza Italia una proposta di riforma, l’Italicum, che ripropone i profili di incostituzionalità del Porcellum: premio di maggioranza abnorme e impossibilità per i cittadini di esprimere la propria preferenza. Il MoVimento 5 Stelle nei giorni scorsi ha depositato alla Camera e al Senato la propria proposta di legge elettorale, che per semplicità riferiremo come Democratellum. È il frutto di un intenso lavoro portato avanti da decine di migliaia di cittadini che per mesi hanno contribuito direttamente a determinarne le caratteristiche. La nostra proposta assicura la rappresentatività del Parlamento e rafforza il rapporto tra eletti ed elettori. Infatti, si tratta di un sistema proporzionale in circoscrizioni di dimensioni intermedie che, pur essendo sensibilmente selettivo, grazie alla formula del divisore corretta, consente l’accesso al Parlamento anche alle forze politiche piccole. Inoltre, prevede la possibilità per gli elettori non solo di esprimere un voto di preferenza, ma anche di penalizzare i candidati sgraditi, favorendo in questo modo una più diretta responsabilità degli eletti nei confronti degli elettori. Il Democratellum favorisce la governabilità, senza presentare profili di incostituzionalità. Il suo impianto limita la frammentazione dei partiti e avvantaggia le forze politiche maggiori. Il sistema non richiede coalizioni preelettorali e così evita che i partiti debbano annacquare la propria proposta elettorale a causa di alleanze tattiche obbligate, che, nell’esperienza italiana, si sono rivelate meri espedienti elettorali incapaci di reggere alla prova del governo del Paese. Sulla base della nostra proposta, inoltre, una forza politica che ottenga un deciso consenso elettorale potrà governare anche da sola, senza che sia necessario raggiungere la maggioranza assoluta dei voti. In estrema sintesi sono questi gli obiettivi cui il Democratellum è diretto. Esso non è avanzato per favorire il MoVimento5Stelle ma per perseguire una democrazia compiuta ed un sistema politico più utile ai cittadini. Non si tratta infatti di un proporzionale puro, bensì di un sistema che consente a una forza politica che ottenga attorno al 40% dei consensi di avere oltre il 50% dei seggi. Per queste ragioni, constatando la necessità di avere in Italia una legge elettorale in tempi brevi come auspicato da anni dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Le chiediamo di fissare un incontro, naturalmente in streaming per ragioni di trasparenza, così da poterne discutere direttamente. In attesa di un gentile riscontro, Le porgiamo i nostri migliori saluti.”.

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