Naufragio nel Mediterraneo: Sinistra UE sotto accusa.

di Attilio Runello. Il recente naufragio nel Mediterraneo ha riportato alla ribalta dei media e dell’opinione pubblica un argomento che la pandemia ci aveva fatto dimenticare: l’afflusso di migranti che dalle coste del nord Africa cercano di raggiungere l’Italia e l’Europa.

Le Ong hanno denunciato l’inattivatà dell’Unione Europea per il naufragio di alcuni gommoni nel Mediterraneo che avevano segnalato la loro presenza ma non sono stati raggiunti da alcuna imbarcazione a causa del maltempo. La prima nave che è riuscita ad andare sul posto ha trovato solo cadaveri galleggianti ai quali sono state scattate delle foto che stanno circolando nel web e nelle trasmissioni televisive.

Come sempre le foto conquistano l’opinione pubblica più dei numeri. I numeri infatti sono crudeli. L’anno scorso sono morte più di duemila persone nell’attraversare il Mediterraneo. Ma la foto di alcuni di questi centotrenta che erano imbarcati in natanti di fortuna hanno conquistato la prima pagina.

Le Ong questa volta hanno accusato direttamente l’Unione europea per questa strage di naufraghi. Infatti non solo le imbarcazioni italiane e libiche non sono intervenute, ma nemmeno quelle di Malta e quelle di Frontex.

La responsabilità è dell’Unione europea. Ma chi comanda all’interno dell’Unione? Da quali partiti proviene? David Sassoli attuale presidente del Parlamento europeo proviene dalle file del PD. Ursula von der Leyen, attuale presidente della Commissione ed eletta dal Parlamento europeo proviene dal partito di centrosinistra della Merkel. L’Italia ha un commissario, Gentiloni, che appartiene alle fila del PD. Nel Parlamento la maggioranza è rappresentata dal partito socialista cui è iscritto il PD ei il partito popolare, più moderato.

Questa Unione europea ha confermato un contributo di sei miliardi di euro alla Turchia per bloccare l’afflusso di migranti siriani dalla Turchia. E’ questa Unione che ha approvato il muro costruito ai confini fra Grecia e Bulgaria da una parte – che fanno parte dell’Unione – e Turchia che non ne fa parte, e si tratta di muri antimigranti.

La Grecia ha ricevuto settecento milioni per continuare nel suo impegno per bloccare l’afflusso di migranti via terra.

Più complesso è bloccare l’afflusso di migranti via mare, perché nel momento in cui sono in mare e rischiano di naufragare le attuali normative internazionali impongono il salvataggio. Naturalmente si vorrebbe che a salvarli fossero i paesi di provenienza. Ma non sempre è fattibile.

In conclusione è la sinistra che ha fatto queste scelte. da un lato si parla di accoglienza dall’altro si fa di tutto per non farli arrivare. La destra parla più apertamente di blocchi navali o di non accoglienza o di aiutarli a casa loro. Ma la destra nell’Unione è all’opposizione.

E dunque le Ong hanno posto sotto accusa non la destra che non governa, ma la sinistra che governa e che da un lato per motivi ideologici ed umanitari parla di accoglienza, ma poi li lascia morire in mare.

E questa è da sempre l’accusa che fa più male alla sinistra. Quella che proviene da chi sta più a sinistra.

D’altra parte, non si può fare un’accoglienza a metà. O si accoglie o non lo si fa. Se si vuole accogliere si creano comunicazioni marittime ufficiali in cui i potenziali richiedenti asilo si possono imbarcare anche senza documenti per poi richiedere l’asilo una volta raggiunti paesi europei che dovrebbero essere disposti a una redistribuzione.

Ma un sistema di questo genere non esiste. Se si vuole entrare all’interno dello spazio Schengen, che grosso modo corrisponde con l’Unione europea, bisogna essere muniti di passaporto e fare richiesta di visto, che nel caso di persone che vogliono venire alla ricerca di un lavoro non viene concesso.

E dunque agli emigranti economici non rimane che la via illegale, quella che nel caso della Libia li mette nelle mani di trafficanti senza scrupoli che li ammassano su gommoni che non sono in grado di fare la traversata e devono solo contattare il numero telefonico di emergenza e sperare che una nave li venga a salvare.

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