Napolitano si dimette e Renzi cosa fa? Resta ancora lì!?

Si avvicina la data delle dimissioni di Giorgio Napolitano dal secondo incarico consecutivo da Presidente di quella Repubblica Italiana un tempo libera e democratica, fondata sul lavoro, legittimata dalla sovranità popolare e nella quale si riconosceva pari dignità a tutti i cittadini. Giunti a questo punto del “baratro” sarebbe giusto, doveroso e sacrosanto che arrivassero, assieme a quelle del Capo dello Stato, anche le dimissioni del governo da lui “nominato” e mai eletto dagli italiani a guidare l’Italia fuori dal tunnel della crisi, se non altro per il fatto che, per dirla con Napolitano, “il coraggioso sforzo del Governo Renzi per eliminare alcuni nodi e correggere mali antichi che hanno frenato lo sviluppo del Paese e sbilanciato la struttura della società italiana e del suo sistema politico” non è servito a nulla se non a peggiorare le cose:
 
– disoccupazione ai massimi storici, 
– debito pubblico fuori da ogni controllo, 
– evasione fiscale e corruzione senza precedenti, 
– stipendi, pensioni e abitazioni degli italiani dimezzati nel loro valore dallo scellerato passaggio dalla lira all’euro e poi dall’inflazione, 
– emergenza immigrati, emergenza casa, emergenza idro-geologica, emergenza giustizia, emergenza sanità, emergenza scuola, emergenza Italia!
– e poi scandali e poi ruberie a go go e poi ancora una Pubblica amministrazione senza nè capo, nè coda!!! 
Insomma, un vero e proprio disastro, su tutti i fronti, che dovrebbe portare a miglior consiglio, non solo la prima carica dello Stato, ma vieppù l’esecutivo di un Paese allo sfascio, impantanato nelle paludi della crisi, del disagio sociale, del fisco più scandaloso del mondo ed in quelle “furfanterie” che se non si cambia subito, in meglio ed in fretta, finiranno col mangiarsi anche le poche briciole di ciò che ancora rimane della “torta-italia”.

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