Napoli. Il fantasma di Bianca, sfortunata damigella a Palazzo Spinelli.

di Antonello Laiso. Era una sera di tarda estate improvvisamente li’ in quel vicolo pieno di fascino e mistero di tempi andati e che mai piu ritorneranno incomincio’ una pioggia fittissima, il cielo annunciava un uragano il rumore dei fulmini incorniciava quel cielo terso di nuvole e pioggia e che diventava sempre piu scuro.

Mi riparai sotto un palazzo per fortuna aperto ero da solo ,con il mio ombrello che non poteva a contenere quel diluvio ,guardavo da sotto quel cortile in alto per cercare di capire quanto tempo poteva durare,quanto tempo avrei dovuto stare li, ma era difficile intravedere qualcosa nell’oscurita’ della notte ed in piu’ di quelle nuvole nere e della fitta acqua che cadeva.

Cercando di guardare in alto vidi pur con difficolta’ qualcosa di strano ,all’ inizio pareva un lenzuolo steso ,un lenzuolo bianco che svolazzava, stranamente questi non pareva bagnato,li sul cornicione del palazzo di fronte in quel vicolo.

Questi ben ricordando e’ un famoso palazzo, palazzo Spinelli noto per la Leggenda di Bianca.La leggenda del fantasma di Palazzo Spinelli di Laurino a Napoli

Rimasi impietrito al ricordo della leggenda ed a quella visione materializzatosi tra la paura ed il fascino di qualcosa che da una leggenda diveniva reale..sotto gli occhi.
Qualcosa difficile da accettare ma era li, sotto quella pioggia,in alto quel lenzuolo candido bianchissimo che avvolgeva qualcosa con forma di un essere umano, che non si intravedeva ma che passeggiava su quel lunghissimo cornicione del palazzo, imperterrito di quel diluvio a cui pare non potesse scalfirlo ne bagnarlo.

E’ doveroso a questo punto andare indietro nei tempi per meglio descrivere la storia unitamente al fatto reale vissuto e la sua comprensione.

DietroI sei palazzi monumentali più famosi del centro storico di Napoli quei mille portoni di via dei Tribunali a Napoli in quel cuore pulsante di quel centro storico della citta’, si apre, al numero 362, il singolare Palazzo Spinelli di Laurino, un edificio risalente al XV secolo, a cui è legata la prima storia di fantasmi di Napoli.

Il palazzo in questione e’ uno dei piu importanti di Napoli,un palazzo nobiliare che era stato acquistato e ristrutturato nel 700 dalla famiglia Spinelli duchi di Laurino,si racconta che una bellissima e dolcissima ragazza di nome Bianca rimasta orfana di entrambi i genitori fu’ accolta a servitu’ presso la nobildonna Lorenza Spinelli proprietaria del palazzo ed il principe suo consorte.

Lorenza era donna tirannica, spietata,calcolatrice, cinica, egoista,le sue maniere aggressive mal si conciliavano con il marito principe dai sentimenti puri, signorili e nobili non solo di discendenza ,un matrimonio che andava avanti per inerzia e la tolleranza di continue assenze per lavoro del Principe marito che non era degnato della minima considerazione e,che mal tollerava la consorte.

Un giorno il marito parti’ per dirigere un comando di soldati impegnati in una guerra,prima di andarsene entro’ nela stanza della consorte per salutarla,affettuosamente benche’ questa non meritasse, i modi acidi di Lorenza spinelli dimostrarono anche in quell’ occasione che non potevano essere cambiati,nel mentre il principe socchiudeva la porta, Bianca impegnata a cotonare i capelli della nobildonna Lorenza si volse verso il principe porgendogli un dolce sorriso,un sorriso innocente su quel viso di una dolcezza straordinaria incorniciato da una lacrima che scendeva,il dispiacere per quella sua partenza, una scena che contrastava di gran lunga da quello tirannico e cinico di Lorenza.
Lorenza attraverso lo specchio che aveva di fronte noto’ tutta la scena, e incattivitasi ancora di piu di quel che era la sua indole,acceccata da quella gelosia decise di vendicarsi.

Dopo tre giorni che il marito aveva lasciato il palazzo nobiliare Lorenza con la sua perfidia e ferocia senza limiti che solo una donna accarezzata da quell’ isterismo puo’ avere fece murare bianca.
Bianca indifesa alla truce volonta’ Di Lorenza nulla potette fare se non pronunciare durante la sua muratura in un piccolissimo spazio di quel palazzo immenso una frase che e’ rimasta nella storia:
”Famme pure mura’ viva, ma in allegrezza o in grannezza tu me vidarraje.” .

Leggende della Campania: il fantasma di Bianca a via dei Tribunali - La BussolaLa leggenda infatti racconta che Bianca ritornava manifestandosi tre giorni prima di un evento felice o di disgrazia come un fantasma tra le scale del palazzo o camminando sul cornicione vestita di bianco come lo era quando lancio’ quello sguardo con quegli occhi pieni di dolcezza al principe per annunciare un evento buono, o vestita di nero per annunciare un lutto o disgrazia quando cosi’come era vestita quando fu murata dalla tirannica e perfida Lorenza.

Bianca non potette difendersi non potette opporsi a quella follia ma quella sua imprecazione di tornare nella buona o nella cattiva sorte si avvero’ e dopo centinaia di anni essa continua in quella che viene definita leggenda ,ma che spesso e’ una realta’ vissuta da tanti come il sottoscritto.

Bianca e Palazzo Spinelli, rimarranno per sempre nella storia e nel fascino del mistero di Napoli,quel volto gentile di damigella murata per un assurda gelosia da una donna spietata.
Bianca di sicuro non potra’ mai avere pace per l’eternita,ma ancora piu sicuro che la sua carnefice non avra’ mai pace in quella vita eterna, tormentata da quel fantasma che fu sua vittima, sia lei che la sua discendenza.

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7 Responses

  1. Giusy BO ha detto:

    Non mi sento cattiva, non lo sono mai stata. Ma di fronte a certi politeci è impossibile essere “buoni”!

  2. Antonello Laiso ha detto:

    Lo zio ,
    Son d’accordo,ma non sulla cattiveria che conserva la sopravvivenza,
    l’amore è l’antagonista di quella stessa cattiveria,ma questo non lo si può donare se non lo si è mai avuto….

  3. LoZio ha detto:

    La cattiveria è propria della natura e di tutti gli esseri viventi è quella che consente la sopravvivenza!

  4. Yvan ha detto:

    La cattiveria è sempre esistita.

  5. Antonello Laiso ha detto:

    Condividio Yvan ,la cattiveria,il narcisismo egoistico,un virus che non potrà avere vaccino…

  6. Claudio ha detto:

    Bravo Antonello è piaciuto tanto a. Mia figlia ed anche a me.

  7. Giada ha detto:

    Ma davvero l’autore ha visto quel che descrive in modo accattivante e con grande pathos?

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