Morire sui binari: è questo il servizio pubblico che meritiamo?

“Loro” si spostano in “auto blu” a “sirene spiegate” e con la “scorta” per le vie del centro e certi problemi – come quello dei pendolari che tutti i santi giorni si accalcano per non perdere il solito, stracolmo, maleodorante e fatiscente carrozzone che li porta “miserabilmente” a lavoro – neppure li conoscono! Tutti i santi giorni, fino a quando uno di quei giorni non diventa stramaledetto. Fino a quando non scoppia la  tragedia, come alla stazione di Castellana Grotte dove una giovane di 24 anni ha perso la vita investita da un treno sui binari dopo esser caduta sulla linea ferrata spinta involontariamente dalla ressa di pendolari in attesa di quel treno che non arriva mai! Sono al lavoro per gli accertamenti agenti della Polizia ferroviaria, che si trovavano sul treno, e i carabinieri del posto. L’incidente è avvenuto intorno alle 7.30 mentre una gran folla di pendolari attendeva come sempre il treno per Bari. All’arrivo del convoglio la giovane è caduta sui binari, o spinta dalla ressa o scivolata accidentalmente, ed è stata investita dal treno, che le ha tranciato gli arti inferiori. Per le emorragie subite a causa delle amputazioni, la giovane è morta in pochi minuti. Sul posto sono intervenuti anche personale del servizio di emergenza sanitaria 118 e vigili del fuoco. Ebbene, alla luce di quest’ultimo tragico evento, c’è ancora qualcuno di voi che, dopo questa tremenda quanto “evitabile” tragedia, pensa che da domani le cose cambieranno per il meglio nel trasporto pubblico italiano? Che da domani treni, metro, autobus, tram passeranno in orario, puliti, sicuri ed efficienti e non come carri bestiame dove la gente si accalca l’uno sull’altro? Che da domani non si dovrà pagare più con la vita il prezzo di un biglietto per un trasporto pubblico del tutto inefficiente e a volte, addirittura, mortale?

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *