Monti-bis: il Professore se la gioca così, con tanto di bluff!

di Angelo D’Amore. Una settimana dice che e’ a disposizione, l’altra che il suo lavoro volge a termine e, che un nuovo governo, dovra’ guidare il Paese. Questo e’ l’atteggiamento di Mario Monti nell’ultimo periodo, una sorta di partita a poker con tanto di bluff. Il tormentone Monti-bis continua, con nuove sfaccettature. Una grossa parte politica del Paese si e’ resa conto della sua effimera consistenza, sempre piu’ eterea ed evanescente. Quello che resta del centro-destra ormai e’ solo spazzatura, ma di quella tal quale, non piu’ riciclabile, ne’ riconvertibile. Questi soggetti politici, specialmente quelli che affollano in modo sempre piu’ straripante, il cosiddetto centro, vorrebbero essere tenuti ancora per mano dal Professore, una sorta di parafulmine all’apocalisse politica che ha dilaniato le proprie fila. E poi c’e’ Grillo, il male assoluto, il guru dell’antipolitica, il masaniello sognatore, il destabilizzatore della democrazia, lo spettro del manifestato fallimento della politica tradizionale. Un Paese barzelletta non puo’ finire in mano ad un comico. Ed ecco che d’improvviso, tutti si danno da fare per mobilitare le coscienze, per riaccendere le speranze, per recuperare quel consenso ormai perduto. Si parla infatti anche di un governo “Monti-Zemolo”, un’ipotesi fantapolitica di aggregazione moderata, fatta da personalita’ provenienti dalla societa’ civile, piu’ i transfughi di piccoli partiti ormai alla frutta o movimenti meteore che speravano di trovare maggior fortuna (vedi FLI). Nel frattempo l’incertezza aumenta. Non si sa ancora in che maniera si andra’ a votare, ne’ quando sara’ la data delle elezioni. Nel PD sono in corso le primarie, nel PDL si stanno “scannando” per le candidature. Al Quirinale ci sara’ il cambio dell’inquilino. Monti se ne sta li a guardare, in maniera quasi seccata. Ma lui e’ consapevole che in caso i mercati ritornino a tremare, lo spread a risalire, il suo lavoro dovra’ continuare. Nessuno avra’ il coraggio infatti, di governare un paese in fiamme. Ma vuoi vedere che alla fine di un inverno “interminabilmente tempestoso”, tutti lo tireranno nuovamente per la giacchetta?

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