Miliardi di persone si scannano per spartirsi le briciole mentre poche centinaia accumulano risorse che non riusciranno mai a consumare.

di Pier Giorgio Tomatis. L’immigrazione esiste dall’alba dell’uomo, siamo nati tutti in Africa e poi ci siamo sposati verso altri lidi. Come ominidi, homo erectus e homo sapiens le nostre radici sono indubbiamente provenienti dal continente africano. Detto ciò, se proprio vogliamo ridurre il problema che vivono le nostre coste e l’indignazione più o meno palese di una parte degli italiani a una semplice disputa geografica da coda alle poste (vigendo il criterio dell’ordine di arrivo passa prima chi ha il numero di ticket più basso) allora dobbiamo almeno essere onesti con noi stessi e affermare che l’Africa è l’ombelico del mondo. Piaccia o non piaccia, le cose stanno così. L’immigrato povero che arriva con il barcone non è un soldato nel conflitto contro altri poveri (italiani) che sono costretti a tirar cinghia per arrivar a fine mese o a dormire in auto o quant’altro. In una guerra tra poveri, perdonatemi, ma io mi schiererò sempre dall’altra parte e cercherò con ogni mezzo di contrastare coloro che sembrano stare dietro le quinte, che in guerra non indossano fucili e che in realtà sono i veri mandanti, le menti che hanno originato il conflitto. Il vero problema dei problemi non è il fatto che un africano possa giungere con mezzi di fortuna in Europa o che l’Europa non sappia integrare i nuovi arrivati o chi dovrebbe avere più diritti (gli italiani) e chi meno. Il vero cruccio dei crucci è la strafottente ricchezza enorme di pochissimi e l’assoluta povertà di tutto il resto (tra cui ci siamo anche noi). L’ignoranza, la violenza, la superstizione (sono ateo e quindi per me ogni religione predica il nulla), ecc. sono figli e figlie di questo stato dell’esistenza. Se arrivasse domattina un marziano e provassimo a spiegare che ci sono mille persone che hanno troppo e miliardi che hanno poco o niente si stupirebbe di ciò o del colore della pelle umana o di chi è cittadino da più tempo e via discorrendo? La vera distrazione di massa è questa. Miliardi di persone discutono di spartirsi le briciole mentre poche centinaia accumulano risorse che non riuscirebbero mai a consumare. Mi spiace ma io nella guerra tra i poveri non ho mai smesso di vedere chiaramente chi scatena il conflitto: la ricchezza. E come suggeriva Falcone per insegnare come si svolgono le indagini… “segui i soldi e troverai la mafia!”.

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