Mes, qualcuno tira la corda ma la colla alla cadrega resisterà anche a questo strappo!
di Redazione. Ad ogni ‘intoppo’ che il governo incontra ci stanno sempre i soliti noti che salgono sul trespolo a ‘gufare’ che questa sarà la volta buona, che il governo inciamperà e poi cadrà e che si andrà a nuove elezioni, come se il voto fosse la panacea di tutti i nostri mali che effettivamente non sono pochi e neppure di così poco conto, ma che sicuramente non basterà un giro di valzer a Palazzo Chigi o addirittura nuove elezioni per risolverli, considerato quello che passa il convento!
Comunque adesso l’intoppo c’è, ed è quello del Mes.
Se nelle prossime ore il Parlamento non approverà la riforma del Mes (il Meccanismo salva Stati) così come proposta dall’Europa, da non confondere con il Mes sanitario, questa maggioranza di governo potrebbe andare a casa.
Il problema in effetti esiste, dacchè il voto non ‘sembrerebbe’ per nulla scontato.
In primis, per l’opposizione interna alla maggioranza di un nutrito gruppo di parlamentari grillini ‘ideologicamente’ contrari al Mes.
In secundis, perchè il Presidente del consiglio non può fare affidamento su un aiutino di Forza Italia, che sull’argomento è divisa quanto i 5stelle.
Quindi sempre secondo i soliti ‘gufi’ il voto del Mes deciderà se il governo dovrà continuare la legislatura con questa maggioranza, cambiarla oppure finirla qui e tornare alle urne.
A lume di naso, possiamo intuire che i parlamentari, tutti, nessuno escluso, non avendo la ricandidatura in tasca dopo il taglio referendario, troveranno sicuramente modo e maniera per restare incollati alla cadrega!
Onde per cui poscia, cari ‘gufi’, mettetevi l’anima in pace e cambiate registro perchè questi i cinque anni di legislatura se li faranno tutti, malgrado voi e le vostre… ‘gufate’!
Ottimo Enzo, come sempre!
Concordo con Enzo: ma chi vorrebbe per davvero stare al posto del premier Conte? Io NO!
Alla fine i grillini ingoieranno anche il rospo del Mes pur di non mollare la poltrona
Condivido e sottoscrivo quanto esposto nell’articolo… tanto rumore per nulla!
Alla fine voteranno non per l’approvazione del Mes, ma più prammaticame per non perdere la poltrona!
Oggi solo un pazzo andrebbe a governare l’Italia !
Rivolta nel Movimento Cinque Stelle contro la riforma del Mes. Lo chiedono 17 senatori e 52 deputati del Movimento 5 Stelle in una lettera indirizzata al capo politico Vito Crimi, ai capigruppo di Senato e Camera pentastellati e a esponenti del governo come il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il sottosegretario a Palazzo Chigi Riccardo Fraccaro.
I dissidenti manterranno il punto o cederanno al compromesso pur di non mollare la “CADREGA”?
Beppe Grillo in suo post “La Mes è finita” affossa il Mes.
Il garante cinquestelle attacca la linea di credito e non la riforma del Meccanismo europeo di stabilità, facendo attenzione a non criticare Conte. Ma la sua mossa non aiuta l’azione di persuasione di Luigi Di Maio e di Vito Crimi nei confronti dei ribelli grillini per convincerli a recedere da un no che può portare alla crisi e alla caduta del governo!
Caro Enzo, non mi sembra che la Redazione – che non ha certamente bisogno della mia difesa, in quanto se vuole può controbattere da sola – tifi per la caduta del governo, anzi sostiene il contrario, Ovvero che neppure sul Mes – nemico numero uno dei 5stelle – il governo cadrà!
Redazione, se ti fossi fermata al primo paragrafo ……!
Cos’è tutto sto casino? In fondo riformi il MES per chi in Europa vorrà utilizzarlo nella nuova forma, l’Italia non lo vuole, pace ed amen.
Peraltro proposta di riforma è iniziata nel 2017, è passata per 3 governi, tutto sto’ polverone per poter scrivere “cadrega”?
Ma ci mettiamo a fare i seri, qualche volta? Cade il Governo? bene se ne fa un altro ……….. !
Ma chi vorrebbe, sinceramente, davvero, governare oggi in Italia?
Un Saluto
Es.
Dici che l’economia li manderà a casa… ma se l’Europa non alza lo spread questi restano lì vita natural durante!
Questi non li schiodi dalla poltrona neppure a cannonate!!!
Quello che li scollerà dalla cadrega sarà l’ECONOMIA.
L’economia non perdona, i danni prodotti da una sbagliata politica economica si stanno già facendo sentire, possono tergiversare ma la diga economica sta cedendo